Fu alunno del pittore Emil Jakob Schindler - su cui nel 1930 scrisse un saggio - e ne sposò poi la vedova, Anna Sofie Schindler, che era la madre di Alma Mahler Schindler.[1] Un influsso di Schindler appare evidente, nelle opere di Moll, per certe vibrazioni delle tinte, per le rapide e sintetiche annotazioni e per un generale clima post-impressionistico, che si riscontra in alcuni paesaggi e in certe nature morte.
Dopo aver presieduto alla nascita della Secessione viennese, ne prese pochi anni dopo le distanze, insieme a Gustav Klimt. Era un infaticabile organizzatore di mostre e d'occasioni per incontri d'arte e la sua presenza ebbe un peso, nella cultura viennese inizio Novecento. Pubblicò immagini di sue opere su riviste austriache, dal 1899 al 1917.
I suoi paesaggi si tinsero di una cromia luminosa, con prati verdissimi, resi con pennellata fluida e leggera. Trovava ispirazione nell'osservazione diretta della natura, ma era anche suggestionato da pagine letterarie. La sua opera complessiva, che va sotto il comune titolo L'Artista nel suo atelier, è composta da una serie di incisioni e di dipinti, tutti datati 1906. Ha realizzato xilografie, con tratto forte, sintetico, sicuro. Espose al Salon di Parigi e nel 900 ebbe una medaglia all'Esposizione Universale.
Il Mercato all'aperto a Vienna - dipinto su tela dalle tinte luminose - si caratterizza per una ricerca realistica che lo avvicina a certe vedute dei quai parigini, realizzati da Claude Monet intorno al 1875.[2]
Simpatizzante del nazismo, si è suicidato prima dell'ingresso dell'Armata Rossa, ad aprile 1945.
Marco Valsecchi, I paesaggisti dell'800, Milano, Electa-Bompiani, 1972, p. 323, tav. 211, SBNIT\ICCU\SBL\0437189.
(DE) Saur allgemeines Künstlerlexiko: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München-Leipzig, Saur, 1999, vol. 6, SBNIT\ICCU\BVE\0003309. Ad vocem
(FR) Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, Paris, Gründ, 1999, vol. 9, SBNIT\ICCU\VEA\0109004. Ad vocem