Carl Lotus BeckerCarl Lotus Becker (Waterloo, 7 settembre 1873 – Ithaca, 10 aprile 1945) è stato uno storico statunitense. BiografiaSi iscrisse alla Università del Wisconsin-Madison nel 1893 come studente, e mentre era lì, a poco a poco si interessò allo studio della storia. Studiò con Frederick Jackson Turner, che divenne il suo doctoral advisor[1]; ottenne il suo Ph.D nel 1907. Fu inoltre John Wendell Anderson Professor of History nel dipartimento di storia della Cornell University tra il 1917 e il 1941. Divenne membro dell'American Academy of Arts and Sciences nel 1923.[2]. La Cornell University ha riconosciuto il suo lavoro di educatore nominando uno dei suoi cinque nuovi college residenziali come Carl Becker House. ScrittiBecker è meglio conosciuto come autore del libro The Heavenly City of the Eighteenth-Century Philosophers (1932), costituito da quattro lezioni sull'Illuminismo tenute alla Yale University. La sua affermazione secondo cui le filosofie, durante il "secolo dei lumi" si basavano molto più sui principi cristiani di quanto non si volesse ammettere, è stata un'ipotesi molto influente, ma anche molto attaccata, in particolare da Peter Gay. L'interesse per il libro si spiega in parte con questo passaggio (p. 47): (EN)
«In the thirteenth century the key words would no doubt be God, sin, grace, salvation, heaven and the like; in the nineteenth century, matter, fact, matter-of-fact, evolution, progress; in the twentieth century, relativity, process, adjustment, function, complex. In the eighteenth century the words without which no enlightened person could reach a restful conclusion were nature, natural law, first cause, reason, sentiment, humanity, perfectibility...» (IT)
«Nel tredicesimo secolo le parole chiave sarebbero state senza dubbio Dio, peccato, grazia, salvezza, cielo e simili; nel diciannovesimo secolo, materia, fatto, dato di fatto, evoluzione, progresso; nel ventesimo secolo, relatività, processo, regolazione, funzione, complesso. Nel diciottesimo secolo le parole senza le quali nessuna persona illuminata sarebbe potuta giungere ad una conclusione tranquilla erano natura, legge naturale, causa prima, ragione, sentimento, umanità, perfettibilità...» Johnson Kent Wright ha scritto di lui: (EN)
«Becker wrote as a principled liberal... yet in some respects The Heavenly City presents an almost uncanny anticipation of the "postmodern" reading of the eighteenth century.» (IT)
«Becker ha scritto come un liberale di principio... per certi versi The Heavenly City presenta un'anticipazione quasi inquietante della lettura "postmoderna" del XVIII secolo.» Posizioni politicheIntervistato per l'opuscolo Writers Take Sides: Letters about the War in Spain from 418 American Authors Becker supportò la Seconda Repubblica spagnola.[3] Egli inoltre dichiarò la sua opposizione a qualsiasi forma di dittatura.[3] Libri pubblicati
Aforismi
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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