Carcharhinus limbatus

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Carcharhinus limbatus
Stato di conservazione
Vulnerabile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclassePisces
ClasseElasmobranchii
SottoclasseNeoselachii
InfraclasseSelachii
SuperordineGaleomorphi
OrdineCarcharhiniformes
FamigliaCarcharhinidae
GenereCarcharhinus
SpecieC. limbatus
Nomenclatura binomiale
Carcharhinus limbatus
Müller & Henle, 1839
Sinonimi

Carcharhinus aethalorus (Jordan & Gilbert, 1882)
Carcharhinus natator (Meek & Hildebrand, 1923)
Carcharias abbreviatus (Klunzinger, 1871)
Carcharias aethalorus (Jordan & Gilbert, 1882)
Carcharias ehrenbergi (Klunzinger, 1871)
Carcharias limbatus (Müller & Henle, 1839)
Carcharias microps (Lowe, 1841)
Carcharias phorcys (Jordan & Evermann, 1903)
Carcharinus limbatus (Müller & Henle, 1839)
(errore ortografico)

Eulamia aethalorus (Jordan & Gilbert, 1882)
Gymnorhinus abbreviatus (Klunzinger, 1871)

Nomi comuni

Squalo orlato
Squalo pinna nera minore
Carcarino minore pinna nera

Areale

Lo squalo orlato o squalo pinna nera minore (Carcharhinus limbatus Müller & Henle, 1839) è uno squalo di grandi dimensioni, che vive in prossimità delle piattaforme continentali ed insulari dei mari tropicali e temperati caldi di tutto il mondo. Viene spesso confuso con il Carcharhinus melanopterus o squalo pinna nera del reef.

Descrizione

Ha un corpo piuttosto robusto, di colore grigio, di solito con le punte delle pinne di colore nero. Ha un muso lungo ed appuntito, una prima pinna dorsale più grande, ed una seconda più piccola.

Tassonomia

Lo squalo orlato è stato per la prima volta descritto da Achille Valenciennes nel Müller & Henle (1839) come Carcharias (Prionodon) limbatus. Altri sinonimi utilizzati nel tempo sono stati Carcharias (Prionodon) pleurotaenia, Carcharias microps, Carcharias (Prionodon) muelleri, Carcharias maculipinna, Carcharias ehrenbergi, Carcharias aethlorus, Gymnorrhinus abbreviatus, Carcharias phorcys, and Carcharhinus natator. Il nome scientifico accettato è Carcharhinus limbatus (Müller & Henle, 1839). L'epiteto limbatus ("orlato") si riferisce alle punte nere delle pinne.

Biologia

Come il suo parente stretto, lo squalo pinna nera, C. brevipinna, lo squalo orlato è uno squalo a nuotata veloce, capace non solo del breaching, cioè di saltare fuori dall'acqua, ma anche di ruotare molte volte su se stesso prima di reimmergersi. Molti lo considerano non aggressivo ed incapace di attacchi all'uomo senza provocazione, ma viene accusato della maggior parte dei morsi di squalo che si verificano in Florida, circa una dozzina l'anno.[1]

Ci sono prove di segregazione: alcune popolazioni si dividono in due gruppi, il primo comprendente i maschi e le femmine non incinte, il secondo comprendente le femmine incinte ed i giovani.

Alimentazione

Un Carcharhinus limbatus a Walker Cay, Bahamas

Gli squali orlati si nutrono principalmente di pesci ossei: sardine, aringhe, cefali, Carangidae e sgombri. Si nutrono anche di esemplari giovanili di altri squali, come lo squalo bruno, di cefalopodi e di crostacei.

Riproduzione

Lo squalo orlato è viviparo ed ogni sacco-tuorlo contiene da 1 a 10 cuccioli (in media tra i 4 ed i 7). Si ritiene che la gestazione duri tra i 10 ed i 12 mesi e che le femmine siano mature una volta l'anno.

Recentemente gli scienziati hanno confermato che lo squalo orlato è una di quelle specie capaci di partenogenesi, ovvero le femmine di questa specie possono riprodursi senza l'aiuto del maschio[2][3], per quanto ancora si sappia ben poco di questo processo che è stato riscontrato essere una peculiarità anche dello squalo toro.

Rapporti con l'uomo

La sua carne è consumata fresca, essiccata o sotto sale, mentre la copertura è usata per ricavarne pelli ed il grasso per produrre olio. Interessa anche la pesca sportiva, spesso da terra.

Non è segnalato per attaccare senza provocazione l'uomo, ma è comunque considerato potenzialmente pericoloso.

Note

  1. ^ Blacktip shark snapped in photo of surfer off New Smyrna Beach, Florida
  2. ^ DNA test proves it -- baby shark has no father, CNN, 10 Oct 2008
  3. ^ Virgin birth for aquarium shark, Metro.co.uk, 10 ottobre 2008. URL consultato il 10 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).

Bibliografia

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