Capriccio spagnolo
Capriccio spagnolo, Op. 34 (in russo Испанское Каприччио?, come viene chiamato dall'autore nella sua autobiografia, mentre nell'edizione a stampa il titolo russo è Каприччио на испанские темы, cioè, letteralmente, Capriccio su temi spagnoli), è una composizione per orchestra sinfonica di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov del 1887, basata su tipiche melodie spagnole. Storia della composizioneIl Capriccio spagnolo fu scritto da Rimskij-Korsakov nell'estate del 1887, quando interruppe per qualche tempo l'orchestrazione de Il principe Igor' di Aleksandr Borodin, a cui allora stava lavorando[1]. L'idea originale del compositore era di comporre il pezzo per violino solista ed orchestra, ma alla fine decise di comporre solo per orchestra per migliorare la qualità delle melodie. La prima esecuzione dell'opera fu messa in programma il 31 ottobre 1887 nel secondo dei Concerti Sinfonici Russi di quella stagione, sotto la direzione dello stesso Rimskij-Korsakov. Durante la prima prova del lavoro, dopo l'esecuzione del suo primo movimento, l'orchestra iniziò ad applaudire il compositore e così fece ogni volta che le fermate del pezzo lo permettevano; Rimskij-Korsakov quindi chiese all'orchestra di poterle dedicare il pezzo[2]. Al concerto il Capriccio spagnolo ebbe un tale successo che il pubblico richiese con insistenza il bis; esso fu riproposto in occasione del quinto ed ultimo concerto di quella stagione, il 5 dicembre 1887. Struttura«L'opinione formatasi presso i critici ed il pubblico che il Capriccio sia un pezzo ottimamente orchestrato è errata. Il Capriccio è una brillante composizione per orchestra.[3]» La composizione è strutturata in cinque movimenti, che si susseguono senza soluzione di continuità; il primo, il terzo ed il quinto si ispirano a danze popolari asturiane.
Il Capriccio spagnolo è considerato un capolavoro dell'arte dell'orchestrazione. Rimskij-Korsakov vi ha riprodotto la ricchezza di colori e di ritmi propria della musica tradizionale iberica, trattando l'orchestra in modo da ottenerne un'ampia gamma di effetti timbrici. Il gruppo delle percussioni è molto esteso rispetto agli standard dell'epoca. Nel quarto movimento violinisti, violisti e violoncellisti devono con il pizzicato imitare il suono della chitarra (sullo spartito di questi strumenti c'è la dicitura quasi guitara). Uso nei filmCapriccio spagnolo è presente nella colonna sonora dei seguenti film:
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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