Canariomys bravoi
Il ratto gigante di Tenerife (Canariomys bravoi) è una specie estinta di roditori endemica dell'isola di Tenerife (Isole Canarie, Spagna). Sono stati ritrovati resti fossili di questo animale praticamente in tutta l'isola, specialmente nei depositi e nelle grotte vulcaniche, all'interno delle quali sono stati ritrovati i resti di altre specie, come lucertole giganti (Gallotia goliath). I fossili risalgono all'epoca del Pliocene e del Pleistocene; il cranio era lungo circa 7 centimetri, così da raggiungere le dimensioni di un coniglio, molto più grande rispetto ad altre specie di ratto europee. Il ratto gigante, come altre specie autoctone dell'arcipelago, si è estinto sia a causa delle azioni degli esseri umani, sia per l'introduzione del gatto. Oggi il Museo de la Naturaleza y el Hombre di Santa Cruz de Tenerife espone diversi teschi e ossa fossili di questo animale, così come ricostruzioni fedeli della sua morfologia. Uno studio scientifico pubblicato nel 2012 ha messo a confronto la specie Canariomys bravoi con roditori arboricoli attuali, come Phloeomys cumingi, il ratto gigante dell'isola di Luzon nelle Filippine.[1] Lo studio ha rivelato che tra le caratteristiche distintive di C. bravoi erano gli artigli, che crescevano quasi allo stesso modo negli arti anteriori e posteriori. Anche la lunghezza delle zampe posteriori, maggiore delle anteriori, evocava una forma intermedia tra ratti e murino arboree come Phloeomys. Canariomys bravoi era un roditore forte e potentemente muscoloso, in grado di muoversi su diversi substrati da terra agli alberi, e probabilmente aveva capacità di scavo.[1] NoteBibliografia
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