Di origini non facilmente rintracciabile, ne esistono versioni diverse a seconda della regione e della zona; per esempio, alcuni aggiungono alle scorze di limone dello zucchero, del succo di limone o delle foglie di salvia, alloro o altre erbe aromatiche.[1][9][10][11]
Il nome deriva presumibilmente dal colore giallo vivace assunto dall'infusione delle scorze, in riferimento all'omonimo uccello.[12]
Note
^ab autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, pp. 123-4.
^canarino, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 gennaio 2020.
^canarino, in Grande Dizionario di Italiano, Garzanti. URL consultato il 15 gennaio 2020.
^Bruno Migliorini, canarino, in Parole nuove. Appendice di dodicimila voci al «Dizionario moderno» di Alfredo Panzini, 3ª ed., Milano, Hoepli, 1963, ISBN non esistente.
^ Antonio Piccinardi (a cura di), canarino, in Dizionario di gastronomia, Milano, Rizzoli, 1993, ISBN9788817145305.
Enzo La Stella, Lo sai perché si dice...? Storia e curiosità di 1300 vocaboli, modi di dire e frasi famose, Milano, Sonzogno, 1993, p. 44, ISBN9788845405594.
Margherita Faccio e Camilla Piantanida, Pronto soccorso naturopatico. I rimedi naturali ai disturbi più comuni, Milano, Apogeo, 2011, p. 54, ISBN978-88-503-3061-4.
Emanuela Sacconago, Succhi ed estratti. Oltre 200 ricette per fare il pieno di frutta e verdura, Milano, Red Edizioni, 2015, ISBN978-88-573-0618-6.