Albero sempreverde, è alto fino a 40-60 metri, con tronco generalmente inclinato che raggiunge circa i 3 m di diametro, e chioma conica relativamente stretta. Gli esemplari di maggiori dimensioni appartenenti a questa specie si trovano in Oregon, negli Stati uniti: nella Rogue River National Forest, c'è l'Alex Hole Cedar il cui tronco raggiunge un diametro di 4,56 m; nella Umpqua National Forest è presente un esemplare che raggiunge 69 m in altezza ed un massimo diametro del tronco di 1,75 m.[7]
Il portamento può comunque differenziarsi in base alle caratteristiche climatiche della sede, essendo questa una specie caratterizzata da un certo polimorfismo. Nelle regioni caratterizzate da climi con estati fresche in cui è stato introdotto - Gran Bretagna orientale, Europa settentrionale e parte della costa settentrionale del Pacifico in Nord America - la chioma, altrimenti conica, si presenta colonnare. Questo fenomeno, che non è stato ancora spiegato, caratterizza anche altre specie di Cupressaceae, sebbene con minore evidenza.[8]
Corteccia
La corteccia è di colore bruno-rossastra (simile al mogano) e con l'età diviene grigiastra. Inizialmente liscia, compaiono successivamente delle fessurazioni e si sfoglia in lunghe strisce sulla base del tronco dei vecchi alberi.
Foglie
Le foglie sono di colore verde brillante, lunghe dai 2 ai 15 mm ed appressate al rametto, dando una forma detta squamiforme.
Strobili
Il Calocedrus decurrens è una pianta monoica. L'impollinazione è anemogama.[9]
I coni maschili sono piccoli, lunghi dai 6 agli 8 mm, colorati, su porzioni terminali dei rami.[10]
I coni femminili sono lunghi 20–35 mm, di colore che varia tra verde chiaro ed il giallo, con quattro (raramente sei) squame disposte in coppie opposte e decussate. Le coppie esterne di squame portano ciascune due semi, forniti di ali laterali; la coppia interna è normalmente sterile e fusa insieme in una piastra piatta. I coni mutano al bruno-giallastro quando sono maturi, circa 8 mesi dopo l'impollinazione.[10]
Apparato radicale
L'apparato radicale raggiunge una discreta profondità e presenta un'ampia estensione laterale. Si compone di alcuni elementi che si sviluppano in direzione verticale, da cui si distaccano ramificazioni a 45°. È possibile inoltre che alcune radici fuoriescano dal terreno per un massimo di circa 3 cm dalla superficie.[9][11]
L'estensione dell'apparato radicale costituisce uno degli elementi che contribuiscono a determinare la resistenza alla siccità manifestata dalla pianta.[9]
Diffusa in Europa a partire dal 1850 per scopo ornamentale,[12] in Italia è presente in parchi di pertinenza di ville d'epoca, come ad esempio in provincia di Lucca, presso Villa Grabau, o a Crespellano presso Villa Stella, in contesti di piantumazione celebrativa o di arredo urbano[13], terreni privati.
Usi
Albero impiantato a scopo ornamentale[14], apprezzato per la sua estetica ruvida e ariosa, l'intenso profumo delle resine (profumo in virtù del quale è detto anche albero dell'incenso), e la resistenza alla siccità.
Il suo legno è uno dei principali materiali utilizzati per la realizzazione di matite negli Stati Uniti,[11] perché tenero e facile da temperare.[9] Inoltre, presenta una buona resistenza al deterioramento e manifesta pertanto una lunga durata ed è per questo impiegato per la realizzazione di elementi in legno da esterni.[11]
^ Tiziano Fratus, Manuale del perfetto cercatore d'alberi, Feltrinelli, p. 67, ISBN9788858852897.
^Il termine Libocedrus è stato ideato nel XX secolo dalle parole greche: líbanos, albero dell'incenso e kédros, cedro. libocédro, su Sapere.it. URL consultato il 22 settembre 2010.
^(EN) Calocedrus decurrens, su Flora of North America. URL consultato il 22 settembre 2010.
^(EN) Christopher J. Earle, Calocedrus decurrens, su The Gymnosperm Database. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
^Giardini Estensi di Varese, viali commemorativi dei caduti della guerra 15-18 in Oreno di Vimercate e paesi limitrofi, etc.
^ Pierlorenzo Marchiafava, Calocedrus decurrens, su giardini.biz, Giardini. URL consultato il 25 aprile 2015.
Bibliografia
(EN) Robert F. Powers, Oliver, William W., Libocedrus decurrens Torr., in Burns, Russell M.; Honkala, Barbara H. (a cura di), Silvics of North America: 1. Conifers; 2. Hardwoods, Washington, D.C., Agriculture Handbook 654, U.S. Dept. of Agriculture, Forest Service, 1990, pp. 322-339. URL consultato il 22 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2011).
(EN) Jennifer E. Tollefson, Calocedrus decurrens, in Fire Effects Information System, [Online]. U.S. Department of Agriculture, Forest Service, Rocky Mountain Research Station, Fire Sciences Laboratory (Producer), 2008. URL consultato il 22 settembre 2010.