Cairo Vecchia
Cairo Vecchia non è un quartiere, bensì una parte del Cairo (Egitto) che traccia le sue origini all'epoca in cui la città fu fondata dalla dinastia fatimide nel 969. DescrizioneCairo Vecchia o in egiziano "al qahira al adima" ospita ciò che sopravvive delle città che furono capitali egiziane prima di al-Qāhira, sia che si tratti di Fusṭāṭ, di al-ʿAskar o di al-Qaṭāʾīʿ. Si trova nella zona meridionale de Il Cairo odierno, e ingloba le aree di Roda, Mar Girgis e Amr Ibn al- As, su cui sorgono il Nilometro di Roda, la moschea di ʿAmr b. al-ʿĀṣ e le rovine dell'antica Fortezza di Babilonia (Hesn Babilioun), i cui resti sono al di sotto del Museo copto del Cairo.[1][2] Nella zona propriamente detta la "Cairo Copta", vi sono anche numerose antiche chiese copte, come la Chiesa Sospesa (al-Kanīsa al-Muʿallaqa)[3], la Chiesa di Santa Barbara (Kanīsa al-Sayeda Barbara), la Chiesa di Santa Damiana (Kanīsa al-Chahida Damiana), la Chiesa dei Martiri Sergio e Bacco (Kanīsa Abu Serga), accanto alla sinagoga Ben Ezra. Il conte Gabriel Habib Sakakini Pascià (1841–1923), che al tempo era un nome assai famoso ricordato ancora dal quartiere El-Sakkakini[4], costruì a Mar Girgis una chiesa con mausoleo circondata da un grande gardino, contribuendo ad organizzare il cimitero cattolico romano,[5] adiacente a quello greco ortodosso, con la grande Chiesa di San Giorgio (Kanīsa Mar Girgis),[6] ed al lato destro del cimitero copto ortodosso antico della zona. Nella zona, quasi di fronte alla Moschea di Amr ibn al-As, si trova uno dei più antichi cimiteri armeno-ortodossi d'Egitto.[7] La Cairo Vecchia ingloba anche la parte più antica della Cairo Islamica e della Qarafa. Storia medievaleDurante la seconda metà del XV secolo, si ebbero a Cairo Vecchia due importanti trasformazioni: il porto fluviale di Būlāq e il distretto chiamato Ezbekiyya nella parte nordovest della capitale, che a lungo ha ospitato numerose botteghe di librai antiquari (oggi assai ridotte di numero). I perimetri della Città Vecchia rimasero immutati per i successivi 300 anni. Con la conquista nel 1428 di Cipro da parte del Sultano mamelucco baḥrī, Baybars al-Bunduqdārī, Būlāq divenne il principale porto fluviale del Cairo e, dalla fine del XV secolo, fu in grado di operare in modo significativo a livello commerciale, oltre a ospitare nel XIX secolo le più importanti tipografie in lingua araba, le cui opere sono ancor oggi apprezzate in tutto il mondo arabo-islamico e degli studiosi arabisti e islamisti. Note
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