Break Stuff è un singolo del gruppo musicale statunitense Limp Bizkit, pubblicato il 2 maggio 2000 come quarto e ultimo estratto dal secondo album in studio Significant Other.
Descrizione
In un'intervista concessa alla rivista Guitar World all'epoca della pubblicazione del singolo, il chitarrista Wes Borland sostenne che la canzone era un tentativo diretto di far capire al pubblico che "il gruppo era un prodotto inedito, e non solo una semplice scoperta dei Korn".[3]
È stato pubblicato quasi contemporaneamente al singolo N 2 Gether Now.
Accoglienza
Nel 2022 le riviste Metal Hammer e Kerrang! hanno inserito "Break Stuff" nella lista delle dieci migliori canzoni dei Limp Bizkit, in prima posizione.[4][5]
Video musicale
Il video della canzone è stato girato dal cantante Fred Durst e vede il gruppo eseguire il brano insieme ai loro stessi fan e ad altri musicisti tra cui Jonathan Davis dei Korn, Eminem, Snoop Dogg e Dr. Dre.
Tracce
- CD Singolo (Australia)
- Break Stuff (Album Version) – 2:47
- Crushed – 3:24
- Faith – 2:27
- Counterfeit (Lethal Dose Remix) – 5:54
- Faith (Nusic Video)
- Nookie (Music Video)
- Re-Arranged (Music Video)
- N 2 Gether Now (Music Video)
Classifiche
Cover
Note
- ^ (EN) Limp Bizkit - Break Stuff, su Rateyourmusic. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ (EN) Break Stuff, su British Phonographic Industry. URL consultato il 6 gennaio 2024.
- ^ (EN) Stephen Hill, “We’ll lead our own pack!” The checkered story of Limp Bizkit’s Break Stuff, from festival chaos to a star-studded music video, su Louder, 7 febbraio 2024. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ (EN) Rich Hobson, The 25 best Limp Bizkit songs ever, su Louder Sound, 7 febbraio 2022. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ (EN) The 20 greatest Limp Bizkit songs – ranked, su Kerrang, 5 agosto 2022. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ (NL) Limp Bizkit - Break Stuff, su Ultratop. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ a b c (NL) Limp Bizkit - Break Stuff, su Ultratop. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ (EN) Limp Bizkit - Bubbling Under Hot 100 Chart History, su Billboard. URL consultato il 15 luglio 2024.
Collegamenti esterni