Le specie della famiglia Bradyporinae hanno un aspetto tipico, sono tozze e lente, relativamente abbastanza grosse ma con le zampe posteriori, adibite al salto, decisamente corte e sottili rispetto agli altri componenti della famiglia Tettigoniidae. Il pronoto è caratteristico: più o meno concavo e rugoso, costellato di piccole fossette che gli danno un aspetto scabroso. Spesso hanno colorazione che varia dal verde al bruno, ma ci sono specie che possono anche averne di rossastre o vinaccia, ma anche bluastre, e non sono rari individui melanici per la maggior parte dei taxa; solitamente però la colorazione non è uniforme ed è molto variabile anche in una stessa specie, e molti individui possono essere molto appariscenti. Sia il maschio che la femmina sono in grado di produrre canti, anche se le femmine, che lo fanno solo in risposta i maschi, cantano di rado. La femmina è dotata di un ovopositore slanciato e a volte anche molto lungo, a basse solitamente molto ingrossata. I cerci dei maschi possono essere importanti segni distintivi delle varie specie. Sono tutte specie microttere e le ali servono solo a produrre il canto, non sono quindi in grado di volare. Le antenne sono collocate in mezzo agli occhi, leggermente verso il basso; sono più vicine al clipeo che al vertice del capo.[2]
Distribuzione e habitat
Sono presenti in Europa, Africa ed Asia.[1] Diffuse in tutto il Mediterraneo, in particolare modo quello occidentale, in Italia sono presenti parecchie specie, la gran parte endemiche, soprattutto dall'Appennino Tosco-Emiliano in giù. In alcuni anni in alcune località soprattutto in meridione risultano addirittura pullulanti, tuttavia non è uno dei raggruppamenti di ortotteri con specie più comuni in Italia.[2]