Bosco Lucarelli
I Bosco Lucarelli sono un'importante famiglia dell’aristocrazia beneventana. StoriaLa famiglia Lucarelli, originaria d’Aversa, che ricevette il titolo di patrizi nel XII secolo[1], ivi dimorò fino ad oltre la metà del XVI secolo, occupando i più eminenti uffici e rendendosi specchio per ogni maniera di egregie virtù a quell'onorevole patriziato che l'ebbe sempre in moltissima onoranza. Nel 1618 Michelangelo acquistò da Tommaso d’Aquino figlio di Beatrice Adorno (vedova di Ottavio d'Acquino), i feudi di Lentace e di Mancusi, siti in Principato Ultra, per ducati 8.500. L'atto di questa vendita fu stipulato dal notaio Natale Montanaro di Napoli, e fu munito di regio assenso dal Cardinale de Borgia, Viceré di Napoli, col privilegio del 13 settembre 1620. Egli inoltre “Fu uomo peritissimo delle scienze legali" cit[2]. I titoli di barone passarono di generazione in generazione, al figlio Agnello, al nipote Giuseppe, al pronipote Ignazio[3]. La famiglia Bosco Lucarelli ha origine dall'unione di Giovan Battista Bosco di San Martino Ave Gratia Plena con Margherita Lucarelli, figlia del barone Pasquale Lucarelli, poiché la famiglia Lucarelli era rimasta priva di discendenza maschile[4]. Il titolo di barone fu difatti passato il 9 luglio 1839 al figlio Pier Celestino Bosco Lucarelli (1806-1873)[5], con regio assenso e previo consenso dei fratelli di Margherita (che erano senza eredi in quanto avevano intrapreso la carriera ecclesiastica), a condizione di aggiungere il cognome Lucarelli. Esso risulta essere il primo sindaco di Benevento dall'unione d'Italia, in carica dal 1861 al 1869[6]. Dall'unione con Maria Vittoria dei conti Isernia nel 1830 nacquero Giovanni Bosco Lucarelli, sindaco di Benevento dal 1885 al 1889, e Raffaele Bosco Lucarelli, padre di Giambattista Bosco Lucarelli, sindaco di Benevento nel 1911, e di Vittorio Bosco Lucarelli. Tavola genealogica della famiglia
Albero genealogico della famiglia Bosco Lucarelli. Palazzo Bosco LucarelliIl Palazzo Bosco Lucarelli, originariamente noto come Palazzo Dell’Aquila, è un edificio storico che risale al XIV secolo e che ha rappresentato un importante punto di riferimento nella storia di Benevento sin dall'epoca romana. Costruito dalla famiglia Dell’Aquila, una delle più antiche del beneventano, l'edificio si trova sul corso principale[7]. Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito diverse trasformazioni. Nel XVI secolo, con l'insediamento dei Gesuiti, venne ampliato e modificato, assumendo la sua attuale conformazione. Dopo il terremoto del 1702, la struttura subì ulteriori cambiamenti, tra cui il ribaltamento della facciata su Via Magistrale (corso Garibaldi). Con l'annessione di Benevento al Regno d'Italia nel 1860, il palazzo passò alla famiglia Bosco Lucarelli, che lo modificò ulteriormente secondo i gusti dell'epoca. Durante il Novecento, l'edificio subì danni durante la seconda guerra mondiale ma fu successivamente restaurato e protetto come bene storico e artistico. Nel 1926, il palazzo fu ceduto al Comune, che deliberò l'abbattimento della contigua chiesa, danneggiata da un incendio nel 1918. Questo faceva parte di un progetto di ristrutturazione urbanistica che prevedeva la creazione di una nuova piazza e la collocazione di un monumento ai caduti. Attualmente, il palazzo è di proprietà dell'Università degli studi del Sannio, che ha avviato lavori di restauro nel 2019 per preservarne l'integrità e terminati nel 2021. OnorificenzeIn onore ai membri della famiglia, esistono diverse strade a Benevento e provincia intitolate a loro. In particolare è stata dedicato l'Istituto Tecnico Industriale Bosco Lucarelli e l'Istituto comprensivo statale Bosco Lucarelli (indirizzo musicale), entrambi a Benevento. Note
Bibliografia
Voci correlate
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