Nacque nel 1606 circa a Marino (o secondo altri a Rocca di Botte[1]). Il padre Lorenzo e il fratello maggiore Graziano erano nativi di Rocca di Botte, e si erano stabiliti a Marino agli inizi del Seicento. Secondo quanto afferma lo storico Domenico Pierantoni (secolo XVII) anche Bonifacio era nato a Rocca di Botte, ma non vi sono altri documenti che possano comprovarlo. L'atto di morte ed altri documenti sono concordi nell'indicare Bonifacio come nativo di Marino, feudo della famiglia Colonna, in cui erano nati anche i musicisti suoi contemporanei Giacomo Carissimi e Giovanni Battista Mocchi (1620-1688). Nella dedica a quest'ultimo del Quinto libro dei mottetti (1669) del defunto fratello, Graziano Graziani ricordava Marino quale «patria famosa de più canori mostri, che ... ha saputo produrre nelli signori Giacomo Carissimi, Bonifatio Gratiani e voi, mio sig. cavalier Gio. Battista Mocchi, le tre sirene di paradiso».[2]
Morì a Marino il 15 giugno 1664, dove fu sepolto nella chiesa di San Barnaba.
Di Graziani si ricordano in particolare i numerosi mottetti a voce sola e per 2, 3, 4 voci, pubblicati in decine di raccolte a stampa, e due oratori su testo latino, Adae oratorium e Filii prodigi oratorium. È considerato, insieme a Giacomo Carissimi e a Francesco Foggia, uno dei più rappresentativi compositori della musica sacra romana in stile concertato del Seicento. Gran parte della sua produzione fu pubblicata postuma, a cura del fratello Graziano Graziani e del nipote Domenico Graziani, così come disposto per testamento dal compositore.
Un suo ritratto, inciso su rame da Claude Randon, su disegno del cantore pontificio e pittore Domenico Palombi, detto Rodomonte, recante l'età e la data di morte, fu pubblicato a cura del nipote Domenico con dedica a frà Nicolò Barberini.[3]
Opere
Opere stampate (a Roma salvo diversa indicazione)
Motetti a due, tre, quattro, cinque e a sei voci con basso continuo op. 1, 1650 (anche Antwerpen 1652)
Il secondo libro di motetti a due, tre, quattro, cinque e sei voci con basso continuo op. 2, 1652
Motetti a voce sola op. 3, 1652 e 1655
Psalmi vespertini quinque vocibus cum organo, et sine organo decantandi, Liber I, op. 4, 1652
Psalmi vespertini quinque vocibus concinendi op. 5, 1653
Il secondo libro de motetti a voce sola op. 6, 1655
Motetti a due, tre, quattro e cinque voci, Libro terzo, op. 7, 1656
Il terzo libro de motetti a voce sola op. 8, 1658
Responsoria hebdomadae sanctae, quatuor vocibus concinenda, una cum organo si placet op. 9, 1663
Il quarto libro de motetti a voce sola op. 10, 1664
Litanie della Madonna a tre, quattro, cinque, sette e otto voci op. 11, 1665
Antifone della Beatissima Vergine Maria…, composte in musica a quattro, cinque e sei voci op. 13, 1665
Antifone per diverse festività di tutto l'anno, a due, tre e quattro voci op. 14, 1666
Sacri concerti a due, tre, quattro e cinque voci op. 15, 1668
Partitura del quinto libro dei motetti a voce sola op. 16, 1669 e 1684
Psalmi vespertini, binis choris op. 17, 1670
Il primo libro delle messe a quattro e cinque voci con basso continuo op. 18, 1671
Sacrae cantiones una tantum voce. Liber sextus, op. 19, 1672
Motetti a due, tre, quattro e cinque voci, Libro sesto, op. 20, 1672
Motetti a due, tre, quattro e cinque voci per ogni tempo op. 12, 1673
Hinni vespertini per tutte le principali festività dell'anno, composti in musica a tre, quattro e cinque voci, alcuni con li ripieni op. 21, 1673
Il secondo libro delle messe a quattro, cinque e otto voci con basso continuo op. 22, 1674
Motetti a due, tre e quattro voci op. 23, 1674
Motetti a due, tre, quattro e cinque voci op. 24, 1676
Musiche sagre e morali composte ad una, due, tre e quattro voci op. 25, 1678.
2 oratori latini Adae e Filii prodigi (Bologna, Museo internazionale e Biblioteca della musica, Q.43)
Note
^G. Tarquinio, Bonifacio Graziani, un musicista abruzzese a Roma, «Hortus musicus», III, n. 9, 2002, pp. 62-63
^Partitura del Quinto libro de' mottetti a voce sola del sig. d. Bonifatio Gratiani già maestro di Cappella del Giesù, e Seminario Romano ... Opera XVI, Roma, Amedeo Belmonte. 1669