Bombardamento di Marsiglia (1940)
I bombardamenti di Marsiglia del 1940 furono degli attacchi aerei condotti dalla Luftwaffe tedesca prima e dalla Regia Aeronautica poi nel giugno di quell'anno contro le infrastrutture e il porto della città francese di Marsiglia durante la battaglia di Francia. Le bombe cadute dagli aerei nemici colpirono il porto vecchio e i suoi dintorni, causando molte vittime civili. ContestoIl 1º settembre 1939 le forze armate tedesche varcarono il confine polacco, offrendo al mondo una dimostrazione pratica del Blitzkrieg, la "guerra-lampo", basata sulla stretta collaborazione delle forze corazzate e dell'aviazione. Alla sera del primo giorno di guerra, l'aviazione polacca era stata pressoché distrutta a terra dalla Luftwaffe. Il 3 settembre Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania nazista, ma i polacchi vennero lasciati soli a combattere contro un avversario più forte e la loro resistenza venne sopraffatta in poche settimane senza che si fosse verificata la sperata offensiva alleata sul fronte occidentale. I due bombardamenti di MarsigliaIl 1º giugno 1940, le formazioni tedesche di Heinkel 111 bombardarono la città, uccidendo 32 civili e ferendone altri 60. Il porto venne particolarmente colpito. Vennero attaccate dagli aeromobili tedeschi anche le città di Chasse-sur-Rhône, Lione e Grenoble. Il 10 giugno 1940 l'Italia fascista uscì dalla «non belligeranza» e si schierò a fianco dell'alleato tedesco dichiarando guerra al Regno Unito e alla Francia. Nella notte del 21-22 giugno, 6-10 bombardieri Savoia-Marchetti S.M.79 del 104º Gruppo (46º Stormo) attaccano Marsiglia in due ondate successive.[1] La contraerea francese reagì senza successo e i caccia Dewoitine D.520 dell'Armée de l'Air non riuscirono a fermare gli aerei italiani. Quella notte, 4.200 chili di bombe si abbatterono sulla città, facendo 143-144 vittime civili e 136 feriti.[2][3] Note
Bibliografia
Voci correlate
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