Bernardetto di Antonio de' Medici
Bernardo di Antonio de' Medici, detto Bernardetto, (1393 – Firenze, circa 1465) è stato un politico e ambasciatore italiano. BiografiaEra figlio di Antonio di Giuliano I de' Medici[1] e di sua moglie Cilla de' Bonaccorsi e fratello più vecchio di Giovanni detto Giovenco di Antonio de' Medici, morto il 1447, sposato a Lina Giugni, e ebbe Pierangelo di Giovanni detto Giovenco de' Medici, morto il 1464, non sposato e senza discendenza. Magistrato dei priori nel 1436, venne inviato in Lombardia nel 1438 in qualità di commissario alla corte di Francesco Sforza, comandante dei veneziani ed alleato coi fiorentini. L'anno seguente fu inviato, assieme a Neri Capponi, in qualità di commissario dell'esercito fiorentino schierato nel Casentino contro Niccolò Piccinino, al soldo dei signori di Milano. Partecipò alla battaglia di Anghiari, ritornando da vincitore a Firenze ed accolto con tutti gli onori. Nel 1447 fu eletto gonfaloniere della Repubblica di Firenze. Alla morte di Filippo Maria Visconti, Alfonso V d'Aragona pretese di essere eletto duca di Milano e nel 1448 entrò in Toscana, pretendendo di togliere Firenze dalla loro alleanza. Bernardetto nell'occasione venne inviato come commissario al campo del re di Napoli assieme a Giannozzo Pitti, che costrinsero Alfonso a ritirarsi. Quando nel 1452 la Toscana venne nuovamente invasa dagli aragonesi, il 'de Medici fu nuovamente incaricato di far fronte al nemico. Nel 1454 rappresentò Firenze presso papa Niccolò V affinché portasse la pace tra i principi italiani. Nel suo testamento del 1465 indicò che venisse costruita, nella basilica di San Lorenzo a Firenze, una cappella per sé e per la propria famiglia[2]. Tavola genealogica
Ascendenza
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
|