Battistina VernazzaBattistina Vernazza (Genova, 1497 – Genova, 1587) è stata una religiosa e scrittrice italiana. BiografiaTommasa era la prima delle tre figlie di Ettore Vernazza, patrizio genovese fondatore di diversi ospedali per malati poveri a Genova, Roma e Napoli[1]. La sua madrina era Caterina Fieschi-Adorno, detta Caterina da Genova. Instradata dai genitori alla vita religiosa, alla tenera età di 13 anni Tommasina entrò nel monastero di Santa Maria delle Grazie e divenne canonichessa regolare, assumendo il nome di Battistina. Ricoprì più volte l'ufficio di tesoriera, maestra delle novizie e priora.[1] OpereHa scritto, tra l'altro, un commento al Pater Noster; "L'unione dell'anima con Dio"; "Dalla conoscenza di Dio"; "Di preghiera"; "Delle gioie celesti e dei mezzi per raggiungerle"; "Di quelli che sono risorti con Cristo"; meditazioni, cantici spirituali e lettere a uomini eminenti del suo tempo. Possevin parla dei suoi scritti come ispirati. I suoi lavori sono stati pubblicati a Venezia in 3 voll. nel 1588. Da allora sono stati pubblicati molte volte. CanonizzazioneÈ dichiarata Venerabile.[2] Note
Bibliografia
in "Le chiavi dello scrigno", Ceislo, Olginate (Lecco) 1990.
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