Battaglia di Marj al-Suffar (1303)
La battaglia di Marj al-Suffar, anche nota come battaglia di Shaqhab, ebbe luogo il 18 o il 20 aprile 1303 tra i Mamelucchi e i Mongoli e i loro alleati Armeni nelle vicinanze di Kiswe (Siria), appena a sud di Damasco. La battaglia si concluse con una catastrofica disfatta dei Mongoli, mettendo fine al tentativo di Ghazan Khan d'invadere la Siria mamelucca. Precedenti conflitti tra Mongoli e musulmaniUna serie di vittorie mongole, a partire dal 1218 quando essi invasero la Corasmia, dette rapidamente ai Mongoli il controllo sulla Persia e sul Sultanato di Rum in Asia Minore. Il loro esercito si rafforzò grazie alle truppe di regni vassalli, quali il Regno armeno di Cilicia e il Regno di Georgia, che consentirono nel 1258 ai Mongoli di espugnare e saccheggiare Baghdad (si veda Presa di Baghdad), e nel 1260 a ciò seguì la conquista di Aleppo e di Damasco. Nello stesso anno, i Mongoli patirono però la loro prima pesante sconfitta nella battaglia di ʿAyn Jālūt a opera dei Mamelucchi d'Egitto, che obbligò i Mongoli ad abbandonare Damasco e Aleppo ed a riattraversare l'Eufrate. Eventi prima della battagliaNel 1303 Ghazan Khan mandò il suo generale Qutlugh-Shāh alla guida di un esercito per riconquistare la Siria. Gli abitanti assieme ai governatori di Aleppo e Hama si rifugiarono a Damasco per sfuggire ai mongoli. Proprio in quel momento Baybars II si trovava a Damasco e inviò un messaggio al sultano d'Egitto al-Nasir Muhammad, chiedendogli di venire a combattere i Mongoli. Il sultano arrivò in Siria mentre i questi stavano attaccando Hama. I Mongoli raggiunsero la periferia di Damasco il 19 aprile, scontrandosi con l'esercito del sultano. BattagliaLa battaglia iniziò il 20 aprile 1303. L'esercito di Qutlugh-Shāh si collocò nei pressi di un fiume. La battaglia iniziò quando l'ala sinistra di Qatlugh-Shāh attaccò l'ala destra dell'esercito mamelucco. Gli Egiziani subirono pesanti perdite ma le truppe che presidiavano il centro dello schieramento mamelucco, sotto il comando degli emiri Salar e Baybars al-Jashankir, avanzarono e attaccarono i Mongoli. Questi tuttavia continuarono a premere sul fianco destro dell'esercito egiziano e molti musulmani pensarono che la battaglia fosse perduta. Il fianco sinistro mamelucco, tuttavia, resistette. ConclusioneSecondo lo storico medievale egiziano al-Maqrizi, quando Qutlugh-Shāh raggiunse Ghazan Khan a Kushuf dopo la battaglia per informarlo della sconfitta mongola, il Khan si infuriò a tal punto che gli sanguinò il naso. Subito dopo la vittoria, il sultano si recò a Damasco, mentre l'esercito mamelucco inseguiva i Mongoli fino a Qaryatayn. Quando il sultano tornò al Cairo entrò dalla Bāb al-Naṣr ("Porta della Vittoria") con i prigionieri mongoli in catene. Cantanti e danzatori vennero chiamati da tutto l'Egitto per celebrare l'importante vittoria e i festeggiamenti durarono numerosi giorni. Note
Bibliografia
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