Battaglia di Kanayama
La battaglia di Satō-Kanayama (佐東銀山城の戦い?, Satō kanayamajō no tatakai) si riferisce a due scontri del 1521 e 1541 avvenuti nella provincia di Aki. Le battaglie si svolsero nei dintorni del castello di Satō-Kanayama, roccaforte del clan Takeda. Il clan Mōri prese parte a entrambe le battaglie, come assediante (su ordine del clan Ōuchi) nel 1541 e come difensore nel 1524 (in aiuto del clan Takeda). AntefattiIl clan Takeda della provincia di Aki era sotto pressione da diversi anni dai vicini clan. Il clan Ōuchi della provincia di Suō aveva da tempo mire sulla provincia e Takeda Motoshige fu costretto a diventarne servitore. Motoshige aveva intenzione di rendersi indipendente ma Mōri Motonari lo sconfisse e uccise nella battaglia di Arita-Nakaide. Il clan Takeda, notevolmente indebolito, venne stretto nella morsa della guerra tra i clan Ōuchi e Amago. Mitsuo (noto anche come Nobuzane), erede di Motoshige, si alleò agli Amago. Questi ultimi iniziarono l'invasione della provincia di Aki, assediando Kagamiyama nel 1523. Gli Ōuchi cercarono di fermarli e assediarono il castello di Satō-Kanayama che era sotto il controllo di Mitsuo. 1524Le forze Ōuchi, guidate da Sue Okifusa, presero posizione nei dintorni del castello di Satō-Kanayama nel mese di giugno. Circa 3.000 difensori, tra Takeda e insorti della provincia, guidati da Kumagai Nobunao, riuscirono a bloccare, combattendo con coraggio, gli assalti Ōuchi il 3 luglio. Nel frattempo gli Amago, venuti a conoscenza dell'assedio, mandarono una forza di rinforzo di 5.000 uomini guidata da Mōri Motonari che arrivò sul campo il 10 luglio. Dopo un primo scontro favorevole agli Ōuchi, la battaglia entrò in stallo. Dopo aver ricevuto tutti i rinforzi possibili Motonari propose e attuò un attacco notturno il 5 agosto creando lo scompiglio tra gli Ōuchi che si ritirarono il giorno successivo con pesanti perdite. 1541
Il clan Takeda, sempre più indebolito dalle diatribe interne, aveva messo a capo del castello (e del clan) Takeda Nobuzane, che faceva parte del ramo Takeda-Wakasa. I Mōri, che nel 1541 erano alleati degli Ōuchi, avevano respinto con successo un attacco del clan Amago durante l'assedio di Koriyama. Nobuzane, venuto a conoscenza della sconfitta, fuggì nella provincia di Izumo[1]. A Motonari fu ordinato dagli Ōuchi di mettere sotto assedio il castello che capitolò dopo feroci scontri. Takeda Nobushige, a comando della guarnigione del castello, commise seppuku. Note
Bibliografia
|