Luigi e Zélie Martin[4], genitori di santa Teresa di Lisieux[5], si sposarono il 13 luglio 1858 nella basilica di Notre-Dame d'Alençon[6].
Santa Teresa di Lisieux vi ha ricevuto il sacramento del battesimo[7] il 4 gennaio 1873, due giorni dopo la propria nascita. Le vesti indossate in questa cerimonia sono esposte nella chiesa. Si può anche apprezzare una vetrata[8] contemporanea rappresentante la cerimonia[9]. I funerali di Zélie Martin vi furono celebrati nel 1877.
Dopo la beatificazione della coppia Martin il 19 ottobre 2008 a Lisieux, in questa chiesa vi furono pellegrinaggi[10] sempre più numerosi. Fu così che la chiesa di Notre-Dame d'Alençon fu ufficialmente elevata al rango di basilica minore da papa Benedetto XVI, il 10 agosto 2009[3]. Quanto a Luigi e Zélie Martin, furono canonizzati il 18 ottobre 2015 da papa Francesco.
Questo edificio gotico possiede una navata a cinque campate del XV secolo, inizio XVI, di stile gotico fiammeggiante. A seguito d'un incendio, il coro, il transetto e il campanile sono stati ricostruiti tra il 1745 e il 1762. La lanterna (verso il 1750) è opera dell'architetto-ingegnere Jean-Rodolphe Perronet[12]. Il suo triplo portale è opera di Jean Lemoine.
Nella basilica si trovano due organi a canne. Quello principale, situato sulla cantoria in controfacciata, è stato realizzato da Jean Daldosso nel 2016 all'interno della preesistente cassa lignea risalente al 1537; a trasmissione mista, dispone di 33 registri su tre manuali e pedale[13]. Un secondo strumento si trova a pavimento nel transetto, è di autore ignoto, risale al 1890 circa ed ha 18 registri su due manuali e pedale[14].
Note
^(FR) Alençon Histoire, Notre-Dame (église), su alencon-histoire.chez-alice.fr. URL consultato l'8 agosto 2008.
^(FR) Eglise Notre-Dame, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 29 marzo 2022.
^ Chambre de commerce et d'industrie d'Alençon, Pays d'Alençon – L'église Notre-Dame, su alencon.cci.fr. URL consultato l'8 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2008).
^(FR) Michel Gallet, Dictionnaire biographique et critique, in Les Architectes parisiens du XVIIIè siècle, Parigi, Éditions Mengès, 1995, p. 403, ISBN2-85620-370-1.
Huit siècles d’art sacré dans l’Orne : huitième centenaire de Notre-Dame de Paris, art sacré contemporain, Caen, J. Pougheol, 1964.
Éléonore-Aglaé-Marie Despierres, Les Orgues de Notre-Dame d’Alençon, Argentan, impr. du Journal de l’Orne, 1888.
Éléonore-Aglaé-Marie Despierres, Portail et vitraux de l’Église Notre-Dame d’Alençon, Paris, E. Plon, Nourrit et cie, 1891.
Jacques Dubois, Notre-Dame d’Alençon : financement et reconstruction, 1350-1540, Rennes, Presses universitaires de Rennes, 2000. ISBN 978-2-86847-488-9
L. V. Dumaine, Notre-Dame d’Alençon, ses parties remarquables, ses curés, ses récentes restaurations, Mamers, G. Fleury, 1885.
Louis Grodecki, Notre-Dame d’Alençon, Extrait de Société française d’archéologie, S.l.s.n., 1955.
Robert Mowat, Les inscriptions des trésors d’argenterie de Bernay et de Notre-Dame d’Alençon, S.l.s.d., 35 p. 27 x 19 cm.
L. Tabourier, Aux visiteurs de Notre-Dame d’Alençon. I. Son Histoire. II. Ses richesses artistiques, Alençon, Imp. alençonnaise, S.d., 22 p. 4 pl. h.t., couv. ill. 18 x 13 cm.