Basilica di Nostra Signora della Pace
La basilica di Nostra Signora della Pace (in francese basilique de Notre Dame de la Paix) è una chiesa cattolica situata a Yamoussoukro, in Costa d'Avorio. Nonostante la sua grandiosità non è una cattedrale: la sede del vescovo è infatti la vicina cattedrale di Sant'Agostino. Fu voluta dal primo presidente del paese, Félix Houphouët-Boigny, e progettata dall'architetto Pierre Fakhoury sul modello della basilica di San Pietro.[1][2] Storia della Basilica di Nostra Signora della PaceCostruita tra il 1985 e il 1989 con marmo, è costata circa 250 milioni di euro. Fu consacrata da papa Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990. Giovanni Paolo II accettò di essere presente alla consacrazione solo a patto che accanto alla basilica fosse poi costruito un ospedale. A seguito della posa simbolica della prima pietra posata durante la visita papale, l'inizio dei lavori della struttura ospedaliera era inizialmente previsto per il 2000,[3] ma rimase congelato per la crisi politico-militare del 2002-2011; l'ospedale venne finalmente completato nel 2014 e aperto nel gennaio 2015, dopo una spesa di 21,3 milioni di euro.[4] Il Guinness dei primati la classifica fra le chiese più grandi del mondo, con una superficie esterna di 30.000 m² ed interna di 7.989 m². Rispetto al suo modello vaticano è più alta (158 m, altezza misurata con la croce posta sulla cupola, contro 133 di San Pietro), più lunga e più larga. Nonostante questo sorpasso non si fregia comunque del record di chiesa più alta del mondo, che è detenuto dalla guglia della cattedrale di Ulma in Germania, alta 161,53 metri. Tuttavia San Pietro è più capiente: Notre Dame de la Paix può contenere 7.000 fedeli nella navata e 11.000 in altre aree del complesso, mentre la basilica romana può contenere al suo interno 60.000 fedeli[5]. Infatti del complesso fanno parte anche un rettorato e una villa riservata esclusivamente alle visite papali. Nel colonnato sono realizzate 4 cappelle quella a nord est dedicata a S. Giovanni ospita un concerto di 7 campane in La2 fuse da una fonderia francese, il campanone pesa 4.300 kg. La costruzione fu voluta e in gran parte finanziata dal presidente Houphouët-Boigny, per dare lustro alla sua città natale, elevata al rango di capitale nel 1983. A chiesa quasi ultimata, Houphouët-Boigny ordinò una vetrata a mosaico, importata dalla Francia, raffigurante Gesù e gli apostoli. Nella magnifica vetrata sono raffigurati tutti gli artefici della costruzione della basilica: l'ingegnere e architetto, il presidente Boigny, i costruttori della vetrata e molti altri personaggi. All'interno della basilica, oltre ad un presepe in ebano di pregevole fattura ed una croce in oro del peso di 13 chilogrammi, è posta una statua donata da un detenuto del carcere di Abidjan.[6] La basilica è stata edificata su un'area di proprietà del vecchio presidente che sostenne di averne finanziato per intero le spese per la realizzazione che si aggirano oltre i 300 milioni di dollari e donata in seguito al Vaticano. Numerose sono le critiche su chi realmente ha pagato questa costruzione, la totalità dei finanziamenti si pensa vengano direttamente dalle casse dello stato. È gestita da religiosi appartenenti alla Società dell'apostolato cattolico (chiamati popolarmente Pallottini). CriticheLa costruzione della struttura ha dato origine a critiche, in parte per le condizioni socio-economiche della Costa d'Avorio, paese in via di sviluppo con enormi problemi sociali, ma anche per la presenza in una zona geografica solo a minoranza cattolica. Sono state coinvolte nella polemica anche le donazioni ricevute da organizzazioni cattoliche, accusate di aver ignorato raccolte fondi per progetti umanitari più urgenti. Il presidente Houphouët-Boigny è stato accusato di irresponsabilità per aver finanziato l'opera anche con denaro pubblico, nonostante abbia dichiarato di aver usato il suo denaro proprio. Dati metrici
Note
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