Barcode Brothers

Barcode Brothers
Paese d'origineDanimarca (bandiera) Danimarca
GenereTrance
Periodo di attività musicaleanni 1990 – anni 2000
EtichettaUniversal
Album pubblicati2

I Barcode Brothers sono stati un duo musicale danese di genere trance, celebri soprattutto per la loro traccia Dooh Dooh (1996).

Storia

I Barcode Brothers vennero formati la seconda metà degli anni novanta da Christian Møller Nielsen, che aveva lavorato al singolo di debutto di Tiggy Ring A Ling (1996)[1] e Anders Øland. Dopo essere stati scritturati dalla Universal, i Barcode Brothers pubblicarono una cover di These Boots Are Made for Walkin' (1999). Ebbero poi un'improvvisa impennata di notorietà grazie alla loro Dooh Dooh (1999),[2] che vendette oltre 100.000 copie[3] ed entrò nelle classifiche europee.[4][5][6][7] Dooh Dooh, così come gli altri due singoli It's a Fine Day (2000) (una cover di Jane) e Flute (2000), sono contenuti nel primo album Swipe Me (2000), giunto alla posizione numero 24 della classifica danese.[8] Il secondo album BB02 raggiunse invece la posizione numero 19 della stessa graduatoria.[8] Il duo smise di far parlare di sé negli anni 2000.[2]

Formazione

  • Christian Møller Nielsen – produzione
  • Anders Øland – produzione

Discografia

Album in studio

  • 2000 – Swipe Me
  • 2002 – BB02

Singoli

Note

  1. ^ (EN) C.C. McKee, Aqua's Aquarium, Bloomsbury Publishing, 2024, p. 46.
  2. ^ a b (EN) Swipe Me, su allmusic.com. URL consultato il 26 novembre 2024.
  3. ^ (DA) Spørgsmål til Barcode Brothers, in Jyllands-Posten, 27 febbraio 2002.
  4. ^ (DE) Barcode Brothers in der Österreichischen Hitparade, su austriancharts.at. URL consultato il 27 novembre 2024.
  5. ^ (DE) Discographie von – Barcode Brothers, su offiziellecharts.de. URL consultato il 27 novembre 2024.
  6. ^ (EN) Major Market Airplay – Week 11/2001 (PDF), su worldradiohistory.com. URL consultato il 27 novembre 2024.
  7. ^ (DE) Discographie Barcode Brothers, su hitparade.ch. URL consultato il 27 novembre 2024.
  8. ^ a b (EN) Barcode Brothers in Danish charts, su swedishcharts.com. URL consultato il 27 novembre 2024.

Collegamenti esterni

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