Nafisi è figlia di Ahmad Nafisi, ex sindaco di Teheran incarcerato dopo la salita al potere di Khomeini[2], e di Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta al parlamento iraniano.
All'età di 13 anni viene mandata dai suoi genitori in Inghilterra per continuare gli studi. Porta a compimento i suoi studi superiori e universitari negli Stati Uniti, dove si laurea in letteratura inglese ed americana presso la University of Oklahoma.
Nafisi ritorna in Iran nel 1979, divenendo professoressa di Letteratura Inglese presso l'Università Allameh Tabatabai di Tehran; incarico che terrà per 18 anni, eccetto che per il periodo 1981-1987, nel quale sarà espulsa per non aver rispettato le norme vigenti sull'abbigliamento.
Testimone della rivoluzione islamica e della presa di potere dell'ayatollah Khomeini, Nafisi, proveniente da un'educazione fortemente occidentale, diverrà presto un'oppositrice del regime.
Nel 1995, trovandosi impossibilitata a continuare le sue lezioni senza attirare il biasimo delle autorità, si licenzia ed invita sette delle sue migliori studentesse a seguire delle lezioni-dibattito ogni giovedì mattina in via del tutto privata a casa sua, lontane da orecchie e occhi indiscreti. Insieme analizzano e studiano le opere più controverse e censurate dal regime: Lolita, Madame Bovary e Il grande Gatsby, cercando di comprenderle ed interpretarle in chiave attuale e iraniana. Questa esperienza sarà materia del suo libro di successo Leggere Lolita a Teheran.
Qualche anno prima di lasciare l'Iran, torna all'insegnamento universitario dei classici della letteratura occidentale.
È negli Stati Uniti, in lingua inglese, che scrive il romanzo, Leggere Lolita a Teheran, tradotto in ben 32 lingue, che l'ha consacrata come una delle più capaci e promettenti scrittrici iraniane.
Dopo aver narrato della passione con cui letteratura e esperienza del regime khomeiniano si sono intrecciate nella sua vita e in quella delle sue più brillanti allieve, attraverso identificazioni, opposizioni e addirittura allestimenti didattici di veri e propri "processi" alle opere letterarie, nelle pagine finali di Leggere Lolita a Teheran la Nafisi si dice convinta della necessità di aggiungere alla lista dei diritti umani anche il "diritto all'immaginazione".
Opere
Eye of the Storm: Women in Post-Revolutionary Iran, 1992
Anti-Terra: A Critical Study of Vladimir Nabokov's Novels, 1994
Muslim Women and Politics of Participation, 1997
"Tales of Subversion: Women Challenging Fundamentalism in the Islamic Republic of Iran", in Religious Fundamentalisms and the Human Rights of Women, 1999
Leggere pericolosamente (Read Dangerously: The Subversive Power of Literature in Troubled Times, 2022), traduzione di Anna Rusconi, Collezione La collana dei casi n.151, Milano, Adelphi, 2024, ISBN978-88-459-3860-3.