Iniziato dal padre all'arte orafa nella città natale, decide di trasferirsi presto a Firenze per studiare scultura sotto Giovanni Duprè, grazie alla vincita di una borsa di studio. Si avvicina inoltre al realismo influenzato da Adriano Cecioni. Rimarrà a Firenze definitivamente dal 1862.
La sua carriera di scultore inizia con i bozzetti per i monumenti a Vittorio Emanuele II per le città di Torino e Venezia: i progetti ricevettero numerosi apprezzamenti, senza tuttavia venire selezionati. La prima opera che lo fece conoscere fu sicuramente il monumento in marmo a Boccaccio di Certaldo, mentre la fama arrivò con le decorazioni della facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze.