Auguste Louis Marie Ottin era figlio di Denis Victoire Ottin (nato nel 1787 a Parigi), tornitore di rame e bronzo, e padre di Léon-Auguste Ottin (nato nel 1836 a Parigi), pittore e artista del vetro.
Accettato presso la Scuola nazionale superiore di Belle Arti di Parigi nel 1825, Ottin divenne allievo di David d'Angers, che, impegnato nella corrente romantica, gli insegnò una scultura liberata da accademismi. Egli ottenne insieme a Jean-Marie Bonnassieux, il secondo grande prix de Rome in scultura del 1836 con il rilievoSocrate che beve la cicuta. Si trasferì quindi a Roma ove soggiornò per cinque anni come pensionato presso la Villa Medici. Nel 1841 espose al Salon del Louvre. Il suo percorso, costellato di ricompense, gli aprì le porte degli ordinativi dello Stato e gli assicurò la celebrità. Questa, una volta conseguita, permise alla sua personalità sciolta di espandersi realizzando opere indipendenti. Ottin ha lavorato in tutte le correnti artistiche della sua epoca, a suo agio sia nel romanticismo che nello stile eclettico, con gli ordinativi dello Stato, o ricorrendo alle allegorie.
Nel 1874, partecipò alla Prima esposizione dei pittori impressionisti nel salone di Nadar à Parigi.
Auguste Ottin morì l'8 dicembre 1890 nella casa di riposo della Fondazione Galignani a Neuilly-sur-Seine.
Ritratto di Charles Fourier (verso il 1850), busto, marmo, camino del salone del primo piano del Palazzo Renai di Firenze (commissionato da François Sabatier-Ungher nel 1842, esposto ai Saloni del 1850 e 1851)[1]
Campaspe si spoglia davanti ad Apelle per ordine di Alessandro (1883), Parigi, facciata nord del Cortile quadrato del palazzo del Louvre.
Note
^(FR) Michel Hilaire, « L'Autre rencontre : François Sabatier et l'art phalanstérien », dans Courbet / Proud'hon, l'art et le peuple de Noël Barbe et Hervé Touboul, Besançon, Sekoya, 2010, p. 53.
(FR) Simone Hoog, (préface de Jean-Pierre Babelon, avec la collaboration de Roland Brossard), Musée national de Versailles. Les sculptures. I - Le musée, Réunion des musées nationaux, Paris, 1993.
(FR) Emmanuel Schwartz, Les sculptures de l'École des Beaux-Arts de Paris. Histoire, doctrines, catalogue, École nationale supérieure des Beaux-Arts, Paris, 2003.