Attilio MicheluzziAttilio Micheluzzi, noto anche con lo pseudonimo di Igor Arzbajeff (Umago, 11 agosto 1930 – Napoli, 20 settembre 1990), è stato un fumettista italiano riconosciuto maestro e importante esponente della storia del fumetto italiano.[1][2][3][4][5][6][7] Nonostante abbia esordito in tarda età, nell'arco di vent'anni diede vita a numerose storie a fumetti come Siberia, Titanic, Roy Mann, Petra Chérie, pubblicate su note riviste del fumetto d'autore italiane come Corriere dei ragazzi, Orient Express, Comic Art, L'Eternauta e nella collana Un uomo un'avventura.[8][9][7][10] BiografiaNasce a Umago, in Istria, ancora territorio italiano, da padre ufficiale della Regia Aeronautica. Nel secondo dopoguerra, dopo la firma dei Trattato di Parigi che assegnò parte dei territori italiani alla Jugoslavia, la sua famiglia comincia a girare l'Italia a causa del lavoro del padre, vivendo a Ferrara, Padova, Caserta, Gorizia, Trieste, Forlì, Milano, Novara, Macerata per poi stabilirsi a Roma. Consegue la laurea in architettura a Napoli nel 1961 trasferendosi subito dopo in Africa. Lavora in Senegal, Nigeria, Gambia, Tunisia e Libia dove, nel 1969, poco prima di assumere l'incarico di architetto della casa reale, è costretto a tornare a Napoli a seguito del colpo di Stato che portò Gheddafi al potere.[3][4][2][6] Anni settantaAll'età di quarantadue anni, viste le difficoltà incontrate tentando di continuare la sua carriera in patria, decide di cambiare radicalmente mestiere, disegnando fumetti. Scrive e disegna una breve storia che invia al Corriere dei Ragazzi; siamo nel 1972 quando inizia la collaborazione con la testata milanese. Esordisce realizzando, per la serie Dal nostro inviato nel tempo[11][3][6] Mino Milani. Il pilota che morì due volte, su testi dello stesso Milani, pubblicato per una forma di pudore, quasi vergogna, con lo pseudonimo di Igor Artz Bajeff, che però abbandonerà presto per firmare le opere con il suo nome. Disegna in seguito altri racconti per questa serie, tra cui La tragedia del Titanic, e per altre, occupandosi in alcuni casi anche dei testi[6]. Nel 1974 crea Johnny Focus, il suo primo personaggio seriale, di cui realizzerà quasi venti storie, pubblicate sul Corriere dei Ragazzi fino al 1976, anno in cui lascia la rivista. Sempre per la stessa testata alterna, in questo periodo, la realizzazione di fumetti i cui soggetti variano dalla guerra alle biografie di personaggi storici. Inizia, nel 1976, a lavorare per Il Giornalino, disegnando le avventure di Capitan Erik, personaggio creato da Claudio Nizzi,[3][2] e fino ad allora illustrato da Ruggero Giovannini. A esse si affiancano numerose altre storie, fra cui le biografie a fumetti di illustri personaggi del passato quali Martin Luther King, Gandhi e Salvo D'Acquisto, nonché le illustrazioni per le rubriche della rivista. Nel 1977 crea il personaggio di Petra Chérie,[3][6] In quegli stessi anni realizza Simon Flash per la rivista Skorpio della Eura Editoriale, e collabora con la rivista SuperGulp! della Mondadori dove pubblica nel 1978 la serie Parallelo 5.[3][2][6] Le sue opere non passano inosservate all'editore Bonelli che lo contatta per realizzare due albi della sua collana Un uomo, un'avventura. Micheluzzi disegna nel 1978 L'uomo del Tanganyka e, nel 1980, L'uomo del Khyber .[3][4][2][6][1] Entrambe vennero poi ripubblicate nella collana I grandi del fumetto.[6] Anni ottantaGli anni '80 si aprono con la collaborazione di Micheluzzi con un'altra nota rivista, alter alter, che a differenza di quelle con cui ha collaborato finora si rivolge a un pubblico più adulto. Oltre ricevere lo Yellow Kid al Salone Internazionale dei Comics di Lucca, per la nuova testata disegna, nel 1980, Marcel Labrume e, due anni dopo, quattro nuovi episodi di Petra Chérie.[3][2][6] Parallelamente a questo nuovo rapporto lavorativo realizza, per Il Giornalino, alcune riduzioni de I Promessi Sposi e, per il Messaggero dei Ragazzi, la biografia di Anna Frank.[6] Nel 1982, sulla rivista Orient Express, nata proprio in quell'anno, riprende a illustrare le avventure del suo primo personaggio seriale, Johnny Focus e, per la rivista Più, dà corpo, su testi di Mino Milani, al personaggio femminile di Molly Manderling. La sua vastissima produzione artistica lo vede approdare anche alla testata L'Eternauta, sul cui n. 10 del dicembre di quell'anno fa la sua prima apparizione Rosso Stenton.[3][2] L'anno successivo, sempre per la rivista Orient Express, creaAir Mail.[3] Altre avventure di questo personaggio compariranno sulla rivista Giungla della Nerbini e su L'Eternauta.[6] I riconoscimenti al suo lavoro travalicano i confini nazionali e riceve, nel 1984, il Prix Alfred ad Angoulême, la più importante manifestazione di fumetti francese. Lo stesso anno pubblica Jesus Detective San sulla rivista Full della Bonelli.[3] Nel 1986, per la testata Corto Maltese, disegna la storia lunga Bab-el-Mandeb e, sul n. 11 di quel novembre, esce il primo episodio di Jean Mermoz,[12][3] che verrà completata soltanto successivamente in un volume edito da Rizzoli Lizard.L'anno successivo, sulla rivista Comic Art, vede la luce Roy Mann, l'ennesimo nuovo personaggio, questa volta realizzato su testi di Tiziano Sclavi,[13][3] la cui terza avventura verrà pubblicata postuma nel 1991. Nel 1988, Micheluzzi realizza per Corto Maltese la lunga storia Siberia e, su testi di Federico Povoleri, disegna Il triangolo maledetto.[3][6] Sempre nello stesso anno, Comic Art pubblica anche Titanic (che aveva già narrato sul Corriere dei Ragazzi nella serie Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani nel 1972 con la storia La tragedia del Titanic.[6]) e Articolo 7 della serie I diritti umani. Il secondo Albo Speciale di Dylan Dog della Sergio Bonelli Editore, Gli orrori di Altroquando, approdato in edicola nel 1989, è ancora frutto della sua collaborazione con Sclavi. In questo periodo realizza brevi storie horror per la rivista Splatter della ACME, proseguendo a lavorare su questo genere di fumetti per il quale, anni prima, aveva disegnato alcune storie per il mercato americano. A partire dall'ultimo anno di vita dell'autore, compaiono sulla rivista L'Eternauta le avventure di Corsaro, su testi di Luigi Mignacco,[3][6] mentre, sul n. 75 del gennaio 1991, uscirà Afghanistan,[14] la sua ultima opera rimasta purtroppo incompiuta. Nello stesso anno disegna per Planeta Agostini/Quinto Centenario Francisco Pizarro en Peru - Los trace de la Fama per la sceneggiatura della scrittrice argentina Lilian Goligorsky, pubblicato in Spagna nel 1992.[15] Opere
Riconoscimenti
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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