Arnaldo Graziosi

Arnaldo Graziosi tra la madre Clelia (a sinistra) e la figlia Andreina (a destra) nell'agosto 1959, dopo avere ricevuto la grazia presidenziale

Arnaldo Graziosi (Bomarzo, 14 dicembre 1913Grottaferrata, 6 marzo 1997) è stato un pianista e compositore italiano.

Biografia

Celebre per il caso di cronaca nera in cui è stato coinvolto nel 1945, quello della morte di sua moglie, Maria Cappa:[1] apparentemente si trattò di un suicidio, ma nonostante egli si sia sempre proclamato innocente, fu condannato a scontare ventiquattro anni per uxoricidio nel 1947.[1] La difesa di Graziosi fu tenuta da avvocati di spicco come Giovanni Porzio e Armando Riccardi. Nel 1959, grazie all'impegno di sua figlia Andreina, egli ottenne la grazia dal presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi.[1]

A partire dagli anni 60 Graziosi tornò con successo all'attività di musicista e di compositore, lavorando spesso anche per il cinema: avrebbe collaborato in qualità di pianista alle colonne sonore di film come Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini e Al di là del bene e del male (1977) di Liliana Cavani.

Collaborò anche con Fabrizio De André, suonando il clavicembalo nell'album Non al denaro non all'amore né al cielo[2].

Si tolse la vita, probabilmente a causa di una forte depressione, gettandosi dalla finestra della propria abitazione, all'età di ottantatré anni.[3]

Note

  1. ^ a b c Franco Coppola, Una tragedia lunga quarant'anni, in la Repubblica, 8 marzo 1997.
  2. ^ Non al denaro non all'amore né al cielo, su Discografia Nazionale della Musica Italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi. URL consultato il 18 dicembre 2024.
  3. ^ Si è ucciso il maestro Graziosi, in Corriere della Sera, 7 marzo 1997, p. 54 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2012).

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Collegamenti esterni

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