Ardo
Ardo, noto in Spagna come Ardón o Ardó (... – Narbona, 721), fu l'ultimo re dei Visigoti dal 714 o 716 al 720 o 721, sulla parte nord-occidentale della penisola iberica e sulla Gotia. OrigineDi Ardo non si conoscono gli ascendenti. BiografiaDi lui si hanno scarse notizie biografiche e gli storici non sono concordi né sull'anno di nascita, né su quello in cui ascese al trono, né sull'autorità effettiva che poté esercitare all'interno di uno Stato in rapido disfacimento e neppure sulla data di morte.
Tra la fine del 713 e il 714, quando il suo predecessore Agila II accettò la proposta del governatore del Nordafrica, l'emiro yemenita Musa ibn Nusayr, di diventare vassallo del califfo omayyadi, e, tradendo i suoi partigiani, rinunciando al trono, pur facendosi chiamare re, con i figli Sara, Madrugal e Oppas, si trasferì a Siviglia, dove morì[6], mentre lo zio Oppas divenne vescovo metropolita di Toledo; Agila citato con il nome di Almounz, secondo la Histoire de la conquête de l'Espagne par les Musulmans, possedeva circa mille villaggi nella parte occidentale dell'Andalusia[6].
I Visigoti delle province del regno che non erano ancora state conquistate dalle truppe del condottiero dei Mori Tariq ibn Ziyad, cioè la Settimania, la Galizia, la massima parte della Tarraconense e la zona settentrionale della Cartaginense, allora elessero re dei Visigoti Ardo.
Le truppe musulmane, che contavano con l'appoggio di un certo numero di ebrei e di cristiani convertiti all'Islam, tra il 715 e il 716 occuparono Tarragona e molte altre zone strategiche dell'Hispania settentrionale[7], incuneandosi così nel restante territorio del regno dei Visigoti, i quali non riuscirono più a coordinare un fronte comune. Così, nel 717, le guarnigioni che si erano ritirate a Barcellona furono sconfitte davanti alle porte della città, dalle truppe musulmane[7]. Successivamente sia Gerona che Empúries, dove gli ebrei erano in numero rilevante, si arresero ai Mori[7] e ai loro alleati, obbligando i cristiani ad abbandonare le città. Entro lo stesso anno tutta la nobiltà gota fu obbligata a ritirarsi, attraversando i Pirenei, in Settimania, fissarono la capitale di ciò che era rimasto del regno a Narbona[8], dove si riorganizzarono, per tentare la riconquista della penisola iberica. Secondo La dinámica política il Wālī di al-Andalus, Al-Hurr ibn Abd al-Rahman al-Thaqafi, tra il 717 e il 719 conquistò gran parte della Settimania, tra cui Nimes e Carcassonne[9]. Poi, nel 720, i Musulmani del nuovo Wālī di al-Andalus, Al-Samh ibn Malik al-Khawlani, pose l'assedio a Narbona, che in quello stesso anno fu occupata dai Mori[9] e la città divenne la base delle successive operazioni militari[10]. Tra il 720 e il 721 anche il resto della Settimania fu completamente sottomessa dai Mori e unita ad al-Andalus e il Wali Al-Samh ibn Malik al-Khawlani entrò in territorio franco, dove perse la vita nell'assedio di Tolosa[9]. Di Ardo non si conosce la data esatta della morte, ma pare che perse la vita durante l'assedio di Narbona in una battaglia che si combatté alle porte della città. DiscendenzaDi Ardo non si conosce alcuna discendenza. Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
Voci correlate
Collegamenti esterni
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