Arcidiocesi di Trebisonda
L'arcidiocesi di Trebisonda (in latino Archidioecesis Trapezuntina) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaNel XIII e XIV secolo Trebisonda, sul mar Nero, fu sede di un'importante colonia genovese. Dal 1289 esisteva in città un monastero francescano, mentre nel 1315 Andrea della Terza aveva fondato un convento domenicano. Inoltre Trebisonda era sede del Custode della vicaria Orientalis.[1][2] Nella bolla di istituzione della sede metropolitana di Vospro (5 luglio 1333), tra le diverse diocesi suffraganee è compresa anche Trebisonda, presumibilmente eretta in quest'occasione.[1] Non si conosce tuttavia la data di nomina del primo vescovo, Antonio. Fece parte nel 1344 di un'importante ambasciata del catholicos armeno a papa Clemente VI in vista dell'unione della Chiesa apostolica armena con la Chiesa cattolica; non potendo rientrare nella sua diocesi a causa di sommosse antilatine a Trebisonda, fu nominato vescovo di Galtellì in Sardegna.[1] Anche il suo successore, Mathieu, non lasciò mai la sua sede di Cambrai: il papa dovette concedergli dei benefici, visto che non poteva vivere delle entrate della sua diocesi. Terzo vescovo fu Cosma, episcopus Traphasonensis, il quale tuttavia risedette tre anni alla corte papale di Avignone prima di essere trasferito a Saraj.[1] Seguono altri vescovi, come riporta la cronotassi di Eubel, che secondo Richard comprende vescovi titolari, ma anche probabili vescovi residenziali. La lista delle diocesi alle quali è inviato un collettore apostolico nel 1429 non comprende più Trebisonda.[3] Dal XVII secolo Trebisonda è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 16 luglio 1969. CronotassiVescovi
Arcivescovi titolari
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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