Antonio Bellotti
Antonio Bellotti (Lettere, 1952 – Messina, 16 gennaio 1971) è stato un poliziotto italiano, agente della Polizia di Stato, morto nell'espletamento delle sue funzioni[1]. BiografiaFaceva parte del reparto celere di Padova. Insieme al suo convoglio era stato mandato a Reggio Calabria, in rinforzo delle forze, in occasione dei moti di Reggio. Mentre il suo convoglio ferroviario si apprestava a lasciare la città, lo stesso veniva fatto oggetto di lancio di sassi contro i suoi occupanti. Uno di questi colpì il Bellotti alla testa e, in conseguenza delle ferite riportate, lo condusse a morte dopo quattro giorni[2] presso l'ospedale di Messina. OnorificenzeNel 1977 gli venne conferita la medaglia d'oro al valor civile alla memoria.[3] «Il 12 gennaio 1971, a Reggio Calabria, nella fase terminale della rivolta per il capoluogo, un convoglio ferroviario che riportava gli uomini del reparto celere di Padova nella sede di provenienza, fu oggetto di una sassaiola. Il fatto avvenne in serata, sulla tratta urbana tra la stazione centrale e quella del lido. I sassi, provenienti dal lungomare, colpirono alla testa Antonio Bellotti, napoletano di 19 anni, guardia di Ps in servizio a Reggio da diversi mesi. Egli fu ricoverato per qualche giorno e operato nell'ospedale di Messina, prima di morire il 16 gennaio 1971. Per la morte della seconda vittima della rivolta tra le forze dell'ordine furono rinviati a giudizio per omicidio preterintenzionale, ma non condannati, tre giovani reggini.»
— Reggio Calabria,12 16 gennaio 1971[4]. Monumenti dedicati ad Antonio BellottiNella frazione Piazza Roma a Lettere è stato fatto erigere un monumento in suo onore[5]. Note
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