Si iscrisse all'Istituto forestale di Vallombrosa, dove venne influenzato dal modello biologico basato su criteri vitalistici e finalistici e sull'impronta biosistematica del suo maestro Federico Delpino.
Nei suoi studi e nelle sue ricerche approfondì le conoscenze sulle alghe marine, sulla disseminazione, sugli apparati di senso-motore.[3]
Opere principali
Flora forestale italiana, ossia descrizione delle piante legnose indigene all'Italia o rese spontanee per lunga cultura, 2 voll., Tip. Arte della Stampa, Firenze 1879-1880.
Studi algologici: saggio di ricerche sulla biologia delle alghe, 2 voll., ed. Capra - Reber, Messina - Palermo, 1883-1895.
Compendio della flora florestale italiana. Prontuario per la sollecita determinazione delle piante forestali indigene all'Italia ad uso degli agenti dell'amministrazione dei boschi, Tip. Capra, Messina 1885.
Contribuzioni alla biologia vegetale, 3 voll., Clausen-Reber-Priulla, Torino-Palermo 1894-1905.
Ricerche sulla morfologia e sull'accrescimento dello stipite delle palme, (scritto con G. Catalano), in «Memorie della reale Accademia dei Lincei», s. V, CCCIX (1912), vol. IX, fasc. VI, pp. 168–201.
Studi sulle mixoficee, 2 voll., Stab. Pellas, Firenze 1914-1916.
Vita, forme, evoluzione del regno vegetale, Tip. Giannitrapani, Palermo 1915.
Studi sulla flora e sulla vita delle piante in Libia, Tip. Priulla, Palermo 1917.
Problemi di filosofia botanica, con prefazione di G. Sergi, Bardi, Roma 1920.
^Antonino Borzì (PDF), in Biblioteca digitale del Real Jardin Botanico di Madrid. URL consultato il 13 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016)..