Antineutrone
L'antineutrone è l'antiparticella del neutrone. Fu rilevato per la prima volta da Bruce Cork nel 1956, un anno dopo la scoperta dell'antiprotone, in esperimenti di collisione protone-nucleone al Bevatron del Lawrence Berkeley National Laboratory. CaratteristicheL'antineutrone ha una massa pari a 939,573 MeV/c2 (1,674 94×10−27 kg) e una carica elettrica (nulla) uguali al neutrone, dal quale differisce per il fatto di essere composto dai rispettivi antiquark; in particolare l'antineutrone è composto da due antiquark (anti-down) ed un antiquark (anti-up). Lo spin dell'antineutrone è pari a ½, la sua carica di colore è zero ed è caratterizzato da una vita media di 886 s. Il momento magnetico dell'antineutrone è l'opposto di quello del neutrone: per l'antineutrone è pari a +1,913 µN e per il neutrone è -1,913 µN (in relazione alla direzione dello spin).[1] Poiché gli antineutroni sono elettricamente neutri, la loro osservazione diretta risulta difficoltosa; solitamente ciò che si osserva sono i prodotti secondari dell'annichilazione di un antineutrone con un neutrone. Alcune teorie prevedono che possa esistere un'oscillazione neutrone-antineutrone, simile a quanto avviene per i neutrini, processo però che potrebbe avvenire solo in presenza di leggi fisiche ancora ignote che violerebbero la legge di conservazione del numero di barioni.[2][3][4] Creazione e annichilazione dell'antineutroneCome detto, la vita media di un antineutrone è di circa 886 s, e i prodotti di decadimento sono un antiprotone, un positrone e un neutrino:
Viceversa, un antineutrone si può creare in seguito alla collisione ad alta energia tra due protoni, evento che genera anche un altro protone e un pione; queste tre nuove particelle nascono come risultato della trasformazione in massa di una parte dell'energia cinetica posseduta dai due protoni iniziali:
L'antineutrone infine può annichilarsi con un protone generando due mesoni e un mesone :
Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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