Antichi rioni di CatanzaroCatanzaro è formata da vari rioni e sobborghi nati nelle diverse epoche attraversate dalla città. I più caratteristici sono: «...in questi tempi cominciano a declinare i Greci nelle città in modo che fra pochi anni cedendo quasi che tutta quella ai latini si ridussero in quell'angolo estremo che oggi appellasi Grecìa. Secondo il De Nobili l'origine greca di Catanzaro sarebbe comprovata.» È il più antico rione cittadino, contrastanti sono le ipotesi sulla sua origine. Le più accreditate affermano che fu l'antica area che accolse i cittadini Greci che vennero dalla costa in seguito alle invasioni Saracene.
Oggi Piazza Grimaldi, era il centro economico della città posta a in uguale distanza dalla Porta Marina e dalla Porte Granara era facilmente raggiungibile dai mercanti che provenivano dai quartieri marinari e da quelli presilani. In questo rione erano situate le principali attività economiche e commerciali così lo descrive Luise Gariani: «... questa piazza fu il palcoscenico della vita catanzarese e vide i mercanti ed i setaioli, gli uomini d'armi e quelli di toga, i forestieri e la gente del contado, i patrizi ed i poveri che accorrevano al Monte di Pietà; la piazza dove per secoli il popolo di Catanzaro visse feste e spettacoli, sommosse e tumulti, parate e processioni, comizi e quaresimali»
Via Filanda, situata nel rione chiamato Maddalena era il quartiere in cui avveniva la lavorazione della seta. La sua posizione molto ventilata consentiva il perfetto svolgersi delle varie operazioni seriche. Anticamente chiamato San Nicolà Favatà o delle donne per l'omonima chiesa costruita dai Bizantini, venne ribattezzato Filanda da quando il setaiolo Primocerio vi costruì uno dei primi filatoi.
Attualmente riconducibile a Piazza Larussa, erano un quartiere popolare in cui era situato il mercato alimentare e numerose botteghe. Proprio dai prodotti venduti in questo rione, in gran parte, uova, frutta, noci e nocciole deriva il nome coculi che significa ciottoli, ma che era utilizzato per identificare gli oggetti di dimensioni piccole e tondeggianti. Nei tempi più recenti molti abitanti di questo rione si trasferirono in nuovi quartieri popolari costruiti a sud della città. Rione osservabile dal terrazzo del complesso monumentale San Giovanni, ex castello Normanno. Anticamente era chiamato "Paradiso" per la vista della costa che si può ammirare. Il nome fu mutato dopo il 1461 anno in cui la città si ribellò al Marchese Centelles considerato un uomo avido e senza pietà. L'assalto al castello avvenne l'8 maggio del 1461 e il marchese fu costretto alla fuga, ma divampò un grosso incendio che colpi il quartiere adiacente al castello. È il quartiere costiero della città, anticamente chiamato Villaggio Marina è situato tra il torrente Fiumarella ed il Corace e rientra all'area dell'antica Scolacium. Sbocco naturale verso il mare della città fu abitato dapprima da pescatori che scendevano dai colli e che successivamente vi si stabilirono stabilmente.
Era il rione in cui erano situate le piantagioni di gelso bianco utilizzato come nutrimento per i bachi da seta. Situato a nord est del centro storico, sul colle anticamento chiamato Petrusa, è un quartiere antico che secondo alcuni studioso deve il suo nome alla residenza dei potenti senatori Romani Gallio. In epoca medioevale il nome era Gallianum, che successivamente mutò diventando l'attuale Gagliano.
«la città di Catanzaro tiene sei porte. La prima fu chiamata della Marina ovvero Granara poiché entra per essa tutto il frumento» Attualmente rione Bellavista era la principale entrata al borgo antico della città, il suo nome deriva dalla posizione rivolta verso il mare.
«... la seconda fontana posta nel monte Pazzano poco distante da quella indicata prese il nome di fontana di juso e fu migliorata e rinnovata nel 1502...Questa fontana diede il nome alla strada di accesso che ancora oggi è denominata via Fontana Vecchia» Già rione Fuori Porta, il nome deriva dalla presenza di una delle fontane più antiche della città.
Deriva dal termine dialettale vurga che significa pozzo o pozzanghera, per la presenza di pozze d'acqua stagnanti. Le vurghe si formavano dall'acqua che scendeva dal colle del Vescovato situato in posizione sopraelevata rispetto al rione.
Attualmente chiamato Discesa Gradoni era la sede di varie botteghe artigianali del ferro e di manischalchi.
Era il rione della produzione di carbone vegetale, che proveniva dalla campagne circostanti la città ed era trasportato per la lavorazione da carovane di asini attraverso la Porta Pratica. |