Anthony Sablan Apuron
Anthony Sablan Apuron (Hagåtña, 1º novembre 1945) è un arcivescovo cattolico statunitense. BiografiaNato nell'isola di Guam nel 1945, studia al Saint Anthony College di Hudson nel New Hampshire e in seguito al Seminario dei Cappuccini di Garrison a New York. Studia poi al Seminario Maryknoll di New York e all'Università di Notre Dame di South Bend nell'Indiana. È ordinato sacerdote il 26 agosto 1972 per l'Ordine dei frati minori cappuccini. L'8 dicembre 1983 è nominato vescovo ausiliare di Agaña e vescovo titolare di Muzuca di Bizacena. Riceve la consacrazione episcopale il 19 febbraio 1984 dal vescovo Felixberto Camacho Flores. Il 10 marzo 1986 è elevato arcivescovo di Agaña; prende possesso dell'arcidiocesi l'11 maggio 1986. Successivamente consente al Cammino neocatecumenale di installarsi a Guam, e ne diventa un promotore.[1] Nel 2009 è stato oggetto di critiche per una lettera distribuita dalla sua arcidiocesi, in cui si paragona l'attivismo per i diritti gay al terrorismo islamico.[2] Ad oggi Apuron non ha ritrattato tali dichiarazioni.[3][4][5] Abusi sessuali su minoriNel maggio del 2016 viene accusato di aver abusato sessualmente di un uomo, Roy Taitague Quintanilla, all'epoca dodicenne, nel 1972, quando era ancora un semplice sacerdote; Apuron nega tali accuse.[6] Tuttavia la vicenda porta alcuni membri di uffici diocesani a dimettersi dai loro incarichi.[7] Il 6 giugno seguente la Santa Sede, su richiesta dello stesso arcivescovo,[8] interviene nominando un amministratore apostolico sede plena nella persona dell'arcivescovo salesiano Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, sospendendo i poteri di Apuron, che continua tuttavia a mantenere il titolo di arcivescovo di Agaña.[9] Il 31 ottobre successivo cessa l'incarico dell'amministratore apostolico e viene nominato un arcivescovo coadiutore, Michael Jude Byrnes, con il compito di guidare l'arcidiocesi con la totalità delle facoltà di arcivescovo ordinario.[10][11] Successivamente Apuron viene accusato di altri abusi sessuali, sempre contro chierichetti, e quindi anche da un suo nipote, all'epoca adolescente.[12] Il 16 marzo 2018 il Tribunale apostolico della Congregazione per la dottrina della fede, a conclusione del processo canonico, ha dichiarato Apuron colpevole di alcune delle accuse.[13] Pochi giorni dopo l'arcivescovo Byrnes ha trasmesso le sue più profonde scuse alle vittime «per i tremendi danni inflitti ad ognuno di voi dal vescovo Apuron e dall'Arcidiocesi di Agaña».[14] Dopo il processo d'appello, in cui la sentenza di colpevolezza è stata confermata, il 7 febbraio 2019 gli sono state imposte come pene la perdita dell'ufficio di arcivescovo di Agaña, il divieto perpetuo di risiedere nel territorio dell'arcidiocesi e il divieto perpetuo di fruire delle insegne episcopali.[15] Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
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