Anselmo da BolognaAnselmo da Bologna (Bologna, ... – Grazie, 8 aprile 1515) è stato un religioso e diplomatico italiano al servizio dei Gonzaga di Mantova. BiografiaAnselmo era un frate francescano di Bologna. Nel 1498 si trovava a Vicenza nella comunità francescana, quando entrò in contatto epistolare con il marchese di Mantova Francesco II Gonzaga,[1] al quale segnalava notizie circa la sua nomina a capitano della Repubblica di Venezia. Da allora divenne un informatore dei Gonzaga. Nei primi mesi del 1506 il marchese provvide a nominarlo guardiano del convento di Santa Maria delle Grazie.[2] A causa di contrasti sopravvenuti con il suo protettore, fra Anselmo decise di trasferirsi a Padova nel maggio del 1506, stabilendosi nel monastero di San Francesco.[3] Dopo aver soggiornato ad Assisi e su pressioni del Gonzaga verso i suoi superiori, fra Anselmo nel 1509 tornò a Mantova con l'incarico di guardiano del convento di San Francesco in città.[4] Quando il marchese di Mantova venne catturato in battaglia a Isola della Scala l'8 agosto del 1509, dovette affrontare la prigionia nelle carceri veneziane. Fra Anselmo ebbe un ruolo importante nelle trattive per la sua liberazione,[5] avvenuta il 14 luglio 1510. Fu inviato a Venezia e agli inizi del 1510 scriveva alla marchesa Isabella d'Este, che stava reggendo il marchesato, circa i contatti con la Serenissima.[6][5] L'attivismo di fra Anselmo presso la corte papale si dimostrò importante anche durante le trattative riguardanti il matrimonio di Margherita Gonzaga (1487-1537), figlia naturale di Francesco II Gonzaga, con Alberto III Pio di Savoia, signore di Carpi.[7] Il matrimonio non si concluse per l'opposizione del marchese di Mantova.[8][9] Fra Anselmo morì nel 1515. NoteBibliografia
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