Annone II
Annone II (in punico, 𐤇𐤍𐤀, Ḥn' [3]; V secolo a.C.) è stato un navigatore e re di Cartagine.[2] StoriaAnnone II non viene ricordato soprattutto per i suoi meriti bellici ed espansionistici, comunque poco numerosi, ma per aver dato prestigio economico alla città, ex-colonia dei Fenici. Il suo regno, fra i più longevi della storia di Cartagine, ha portato ad una definitiva consacrazione della potenza cartaginese. Le spedizioni in Marocco e in Occidente gli fecero sottomettere la vasta regione a Sud-Ovest di Cartagine, compresa Tugga, tant'è che Dione Crisostomo nel I secolo gli si riferisce come;[2] «trasformò i cartaginesi da tiri in africani; grazie a lui essi vissero in Africa anziché in Fenicia, divennero molto ricchi, conquistarono molti mercati, porti e vascelli e dominarono per terra e per mare» sottintendendo che Cartagine era diventata africana e occidentale e non più fenicia. Compì due spedizioni da Cerne, in Libia, al Senegal, dove prese dei pigmei e li portò a Cartagine, dove espose le loro pelli, che erano ancora visibili nel 146 a.C. al tempo della distruzione della città.[4] Egli governò per circa quaranta anni, dal 480 a.C. circa al 440 a.C. circa. Il suo successore fu il fratello Imilcone I e Annibale I. Note
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