Anni di pellegrinaggio (Années de pèlerinage) è una serie di tre suites per piano solo composte da Franz Liszt. La maggior parte del materiale deriva da un lavoro precedente, Album d'un voyageur (1842), primo grande ciclo pianistico pubblicato dal compositore, che risale agli anni tra il 1835 e il 1838.[1]
Anni di pellegrinaggio è ampiamente considerato un capolavoro, uno dei vertici nello stile musicale di Liszt. Il terzo volume è un notevole esempio del suo tardo stile: composto molto dopo i primi due volumi, contiene meno virtuosismi da concerto e più sperimentazione armonica.
(Primo anno: Svizzera), S.160, pubblicata nel 1855.
Composta tra il 1848 e il 1854, la maggior parte dei pezzi (1, 2, 3, 4, 6, 8 e 9) sono rivisitazioni di Album d'un voyageur: Part 1: Impressions et Poesies. Le revisioni sono minime nel caso dei brani n. 2 (Au lac de Wallenstadt) e n. 4 (Au bord d'une source), mentre il n. 1 (La Chapelle de Guillaume Tell, il n. 6 (Vallée d'Obermann) e specialmente il n. 9 (Les cloches de Genève) furono ampiamente riscritti.[1]
Il n. 7 (Églogue) venne pubblicato separatamente, e il n. 5 (Orage) venne infatti incluso solo nella versione definitiva.[2]
Chapelle de Guillaume Tell
(Cappella di Guglielmo Tell). Liszt sceglie un motto di Schiller per questo brano dedicato alla lotta svizzera per l'indipendenza: Tutti per uno – uno per tutti. Il brano è aperto da un Lento, seguito dal motivo dei combattenti per la libertà. Un corno chiama le truppe alla sollevazione, echeggia per le valli e si mescola con il suono dell'eroica lotta.[3]
Au lac de Wallenstadt
(Al lago di Walenstadt) – Marie d'Agoult, l'amante di Liszt che al tempo lo accompagnava nei viaggi, ricorda nei suoi Mémoires il tempo passato presso il lago di Walenstadt:
«Franz scrisse per me un'armonia malinconica, a imitazione del singhiozzo delle onde e del ritmo dei remi, che non ho mai potuto riascoltare senza piangere.[3]»
«Thy contrasted lake With the wild world I dwell in is a thing Which warns me, with its stillness, to forsake Earth's troubled waters for a purer spring.»
Pastorale
Au bord d'une source
(Presso una sorgente) – L'ispirazione è Schiller:
«Nella frescura che mormora La giovane natura Inizia i suoi giochi»
(Friedrich Schiller, “Il fuggiasco”)
Orage
(Tempesta) - dal Childe Harold's (Canto 3 LXVIII – CV) di Byron:
«But where of ye, O tempests! is the goal? Are ye like those within the human breast? Or do ye find, at length, like eagles, some high nest?»
Vallée d'Obermann
(Valle di Obermann) – Ispirazione è il romanzo omonimo di Étienne Pivert de Senancour ambientato in Svizzera, il cui protagonista è sopraffatto e confuso dalla natura, e soffre di desideri e nostalgie,[1] per giungere alla conclusione che solo i sentimenti hanno valore di verità.[3] La citazione comprende anche Byron, dal Childe Harold’s:
«Could I embody and unbosom now That which is most within me, could I wreak My thoughts upon expression, and thus throw Soul heart mind passions feelings strong or weak All that I would have sought, and all I seek, Bear, know, feel and yet breathe into one word, And that one word were Lightning, I would speak; But as it is, I live and die unheard, With a most voiceless thought, sheathing it as a sword»
«The morn is up again, the dewy morn, With breath all incense, and with cheek all bloom, Laughing the clouds away with playful scorn, And living as if earth contained no tomb!»
«I live not in myself, but I become Portion of that around me»
Deuxième année: Italie
(Secondo anno: Italia), S.161, pubblicata nel 1858
La suite fu composta tra il 1837 e il 1849. I pezzi da 4 a 6 sono una riscrittura di Tre sonetti del Petrarca, composti tra il 1839 e il 1846 e pubblicati in quest'ultimo anno.
Il penseroso ispirato alla statua di Lorenzo de' Medici duca d'Urbino detto Il pensieroso, scolpita da Michelangelo nelle Tombe Medicee presso la Basilica di San Lorenzo (Firenze).
Sonetto 47 del Petrarca (Benedetto sia 'l giorno, e 'l mese e l'anno)
Sonetto 104 del Petrarca (Pace non trovo, et non ò da far guerra)
Sonetto 123 del Petrarca (I' vidi in terra angelici costumi)
Après une lecture de Dante: Fantasia Quasi Sonata (ispirato alla Divina Commedia, attraverso la mediazione della poesia di Victor Hugo dall'omonimo titolo)
Venezia e Napoli
Pubblicato nel 1861 come supplemento a Deuxième année, composto nel 1859 come parziale revisione del precedente, che porta lo stesso nome e risale al 1840 circa
Gondoliera – basato sulla canzone La biondina in gondoleta di Giovanni Battista Perucchini su testo di Anton Maria Lamberti.
Canzone – basato sulla "Canzone del Gondoliere" Nessun maggior dolore dall'Otello di Gioachino Rossini.
Tarantella – su temi di Guillaume-Louis Cottrau, (1797-1847).
Troisième année
(Terzo anno), S.163, pubblicato nel 1883.
I n. 1, 4 e 7 furono composti nel 1877; il n. 5 nel 1872; il n. 6 nel 1867.
Angélus! Prière aux anges gardiens (Angelus! Preghiera agli angeli custodi), dedicato a Daniela von Bülow, nipote di Liszt, primogenita di Hans von Bülow e Cosima Wagner. Il manoscritto riporta come strumento "piano-melodium"[5]
Aux cyprès de la Villa d'Este I: Thrénodie (Ai cipressi di Villa d'Este I: Trenodia) – Villa d’Este, a Tivoli, è famosa per le fontane.
Aux cyprès de la Villa d'Este II: Thrénodie
Les jeux d'eaux à la Villa d'Este (Giochi d'acqua a Villa d'Este) – Liszt scrisse a mano sulla partitura autografa:
«Sed aqua quam ego dabo ei, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam»
("L'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna" dal Vangelo di Giovanni)
Lacrimæ rerum/En mode hongrois (Alla maniera ungherese) – dedicato a Hans von Bülow.