Anna Milder-HauptmannPauline Anna Milder-Hauptmann (Costantinopoli, 13 dicembre 1785 – Berlino, 29 maggio 1838) è stata un soprano austriaco. BiografiaNacque da Felix Milder, un pasticcere alle dipendenze dell'ambasciatore austriaco Baron Herbert von Rathkeal in istanza a Costantinopoli, e da sua moglie, dama di compagnia della moglie dell'ambasciatore. Quando Anna aveva cinque anni la famiglia partì per Bucarest, dove Felix lavorò come traduttore fino a quando non dovettero lasciare la città a causa della guerra austro-turca (1787–1791). Stabilitisi a Vienna, Anna studiò il tedesco e prese lezioni di musica. Fu notata da Sigismund von Neukomm, il quale divenne il suo insegnante per due anni.[1] Su consiglio di Emanuel Schikaneder studiò anche con Antonio Salieri. Debuttò al Theater an der Wien il 9 aprile 1803 interpretando Giunone in Der Spiegel von Arkadien di Süßmayr. Nel 1805 interpretò il ruolo della protagonista in Leonore di Beethoven, opera in cui si riesibì nel 1806 e nel 1814, quando nella revisione finale il titolo dell'opera fu cambiato in Fidelio.[2] Luigi Cherubini scrisse la sua opera Faniska nel 1806 appositamente per lei.[3] Nel 1809 Napoleone Bonaparte fu così impressionato dalla sua performance in Una cosa rara tanto da invitarla a Parigi, tuttavia Milder rifiutò a causa dell'imminente matrimonio con il gioielliere viennese Peter Hauptmann che sarebbe avvenuto l'anno successivo. Contribuì al successo di Das Waisenhaus di Joseph Weigl (1808) e di Die Schweizer Familie (1809).[4] Si esibì in Ifigenia in Tauride di Gluck nel 1812 e cantò nella prima di Médée.[5] Prese inoltre parte ad una tournée a Breslavia, Berlino, Karlsruhe, Stoccarda e Francoforte.[6] Accompagnata da sua sorella Jeanette Antonie Bürde, compositrice e pianista, si recò a Berlino nel maggio 1815 dove sarebbe rimasta per i successivi 14 anni. Cantò in diverse opere di Gaspare Spontini come Olimpie nel 1821, Nurmahal nel 1822 e Agnese di Hohenstaufen nel 1827.[4] Fu nominata primadonna assoluta e divenne membro della Sing-Akademie zu Berlin nel 1821. L'11 marzo 1829 cantò nell'importante revival della Passione secondo Matteo di Felix Mendelssohn, il quale scrisse per lei l'aria da concerto Tutto è silenzio nel 1829.[8] A seguito di un litigio con Spontini lasciò Berlino nel 1829 e visitò la Russia, la Svezia e la Danimarca. Tornò poi a Berlino, dove fece la sua ultima apparizione pubblica nel 1836.[4] Note
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