Angelo La Bella
Angelo La Bella (Roma, 6 dicembre 1918 – Viterbo, 26 febbraio 2005) è stato un politico e partigiano italiano, subentrato il 3 settembre 1964 alla morte di Palmiro Togliatti nella IV legislatura e confermato nella V e VI alla Camera dei deputati. BiografiaNacque nel centro di Roma in una famiglia artigiana; il padre lavorava l'ebano e il giovane Angelo diventò suo apprendista. Proseguì gli studi diventando tecnico radiologo; in questo ruolo venne richiamato sul fronte albanese nel 1940, impegnato nell'ospedale centrale di Tirana. Nel 1941 fu trasferito in Francia, nel 1943 stanziato a Savona alla notizia dell'Armistizio disertò per rientrare nella capitale e unirsi alla resistenza romana.[1] Al termine del conflitto si iscrisse al Partito Comunista Italiano diventando segretario della sezione del Celio. Nel 1948 si trasferì per lavoro a Viterbo; nel 1950 venne arrestato per reati di opinione e incitamento ai contadini per l'occupazione di terreni.[1] Candidato alle elezioni politiche del 1963 risultò primo dei non eletti, subentrando a Montecitorio nel settembre 1964 alla morte di Palmiro Togliatti. Venne confermato alla Camera nelle due successive legislature, rimanendo in carica fino al 1976[1] Dal 1952 al 1990 fu sindaco di Civitella d'Agliano, comune della provincia di Viterbo. Nel 1989 non assecondò la scelta di Occhetto comunicata alla Bolognina e nel 1991 aderì al neonato Partito della Rifondazione Comunista.[1] Morì all'età di 86 anni nel febbraio 2005. Note
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