Anellato è un termine utilizzato in araldica per gli anelli, diversamente smaltati, di collari, palazzi, avelli, narici di bufali, ecc.[1][2][3]
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D'oro, al toro passante di rosso, cornato, unghiato e anellato d'argento, tenente con la zampa anteriore destra una bandiera pure di rosso alla conchiglia d'argento (stemma di Renko, Finlandia)
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D'oro, al rincontro di bove di nero, allumato d'argento, anellato e lampassato di rosso ( Canton Uri, Svizzera)
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D'argento, al levriere rampante di nero, collarinato e anellato di rosso ( Baratier, Francia)
Traduzioni
Note
- ^ Manno, p. 15.
- ^ Anellato, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ Marc'Antonio Ginanni, Anellato, in L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, Venezia, Guglielmo Zerletti, 1756, p. 26.
«Dicesi del Collare de' Cani, che ha qualche Anello di smalto diverso, del Bufalo che ha un anello nel naso, e del Sepolcro che abbia degli Anelli.»
Bibliografia
- Antonio Manno (a cura di), Vocabolario araldico ufficiale, Roma, Civelli, 1907.
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