Figlio dell'architetto Antoine-Louis Granet (1852-1935) si sposò nel 1922 con Geneviève Salles, nipote di Gustave Eiffel. Dopo gli studi a Parigi al liceo Condorcet e alla scuola di belle arti, nel 1901, entrò nell'atelier de Gaston Redon dove conobbe Roger-Henri Expert (1882-1955), con il quale collaborò qualche anno dopo.
Dopo la laurea nel 1907 lavorò in Francia fino al 1971 e fu autore di molte residenze private, di edifici industriali e per uffici. Senza dubbio le sue opere più importanti furono l'hôtel Splendid (1927) e l'Atrium Casino (1928) a Dax: due capolavori dell'Art déco[senza fonte]. Fra le sue opere più studiate e ammirate si ricordano anche: la fabbrica Gnome et Rhône a Gennevillier, 1906-1913, i quartieri operai a Lomme, 1906-1913, la fabbrica bd Kellermann, 1916-1920.
Con Auguste Perret, partecipò alla realizzazione del Teatro della Arti decorative per l'Esposizione internazionale del 1925. Disegnò inoltre con Roger-Henri Expert le decorazioni dell'Esposizione coloniale del 1931 e quelle dell'Esposizione universale del 1937. Il suo nome fu anche legato alla produzione di tutti i decori del Salone dell'aviazione di Parigi dal 1909 al 1968.
Scritti di André Granet
"La Méthode Taylor appliquée à l'entreprise", Moniteur des Travaux publics, de l'entreprise et de l'industrie, 1918
"Architecture contemporaine. Construction et décoration", M. de Brunoff, 1922
"Murs et décors: Tome second, Volume 2", Albert Lévy, 1931
André Granet, Maignan, Albert Roper, Henri Cangardel, Jean Sauvajol, "Conférences aux cadres des entreprises organisées par l'Union syndicale des industries aéronautiques", 1945
Bibliografia
Bruno Moretti, "Teatri", U. Hoepli, 1936
Gabriel Henriot, "Luminaire moderne", Moreau, 1937