André BauchantAndré Bauchant (Château-Renault, 24 aprile 1873 – Montoire-sur-le-Loir, 12 agosto 1958) è stato un pittore francese. BiografiaAndré Bauchant fu un pittore naïf francese,[1] rappresentante di quella pittura primitivistica che ottenne grande successo negli anni tra le due guerre,[2] noto per le sue raffigurazioni di fiori, scene mitologiche, storiche e paesaggi, caratterizzate da un poetico realismo.[3][4] Lavorando come orticoltore e giardiniere, Bauchant dipinse nel suo tempo libero e divenne noto insieme a Henri Rousseau e Camille Bombois come uno dei più importanti artisti autodidatti francesi.[5] «Il modo in cui Bauchant tratta le figure, congelato in atteggiamenti che indicano un certo imbarazzo e come incastonato nel fogliame, manifesta una qualità poetica e misteriosa che a volte ricorda i dipinti medievali», scrisse la storica dell'arte Nadine Pouillon.[5] Nato il 24 aprile 1873 a Château-Renault, in Francia, Bauchant lavorò con suo padre che era un giardiniere, curando i vivai,[3][4][1]dopo di che nel 1900 sposò Alphonsine, soggiornarono a Parigi per il loro viaggio di nozze e visitarono l'Esposizione Internazionale di Belle Arti presentata al Grand Palais, esposizione che lo impressionò positivamente;[6] inoltre a Parigi acquistò molti libri storici riguardanti gli antichi greci e romani, che lo appassionarono moltissimo.[6] Fu chiamato a servire la patria nella prima guerra mondiale,[5] e durante il suo periodo militare, Bauchant venne addestrato come cartografo dopo che la sua abilità nel disegno fu notata dai suoi ufficiali superiori.[5][4] Alla fine della guerra sua moglie si ammalò di una forma cerebrale di anemia con stati di depressione molto acuti, che portarono la donna ad una morte prematura, nel 1943.[6] Tempo dopo l'artista si risposò con Marie Auguste Octavie Joly.[6] Nel primo dopoguerra, nel 1919, l'artista tornò a cercare la casa paterna, ma era stata distrutta dalla guerra, così si trasferì ad Auzouer-en-Touraine per trovare lavoro come bracciante agricolo.[5] Rimasto solo, a causa della malattia della moglie, intorno al 1920 incominciò a dipingere, da autodidatta, con candido visionarismo.[2] Nei decenni che seguirono, l'artista espose al Salon d'Automne, in particolare nel 1921 presentò nove dipinti, tra i quali Studio per un panorama della Battaglia della Marne, Panorama di Chateaurrenault e l'Incendio del tempio di Efeso, che suscitarono l'interesse di artisti e intellettuali[3][4] e ottenne il patrocinio di Le Corbusier,[4] e fu incaricato da Sergej Djagilev di progettare la scenografia dell'Apollon Musagète (1928), il balletto di Igor' Stravinskij.[5][4] Dal 1927 iniziarono, con successo, le mostre personali. Nel 1948 la prestigiosa Galleria Charpentier di Parigi organizzò una grande retrospettiva con duecentoquindici dipinti, per i suoi settantacinque anni e in questa occasione Bauchant venne insignito della Legion d'onore.[6] Ancora fino agli ultimi anni di vita, Bauchant si dedicò sia alla pittura sia alla coltivazione dei campi.[6] Bauchant morì il 12 agosto 1958 a Montoire-sur-le-Loir, in Francia.[5] Oggi, i suoi lavori si espongono nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York, del Baltimore Museum of Art e della Tate Gallery di Londra, tra gli altri.[5] La sua arte si caratterizzò per l'immediatezza del linguaggio, privo di preoccupazioni culturali, per il colorito fresco e di getto, per l'incanto di una visione inedita e primitiva. Più ricche di fantasia e di candide trovate, ma anche più tortuose, sono librate nella leggenda, figurazioni mitologiche e storiche.[2] Opere
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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