Andadas
Andadas è un album in studio del gruppo musicale cileno Inti-Illimani, pubblicato nel 1993. DescrizioneAndadas è il primo album in studio realizzato dagli Inti-Illimani dopo la fine dell'esilio e il loro rientro in patria. Pur essendo registrato in Cile, il gruppo volle come tecnico del suono Sergio Marcotulli che da anni lavorava con loro.[2] Il disco si muove su coordinate analoghe ai lavori precedenti, contenendo brani tradizionali, composizioni dei componenti del gruppo e la collaborazione con Patricio Manns. Il disco viene pubblicato in Cile da Alerce e da EMI, in formato CD e musicassetta. In Italia viene inizialmente pubblicato su etichetta EMI - Inti-Illimani, in un secondo tempo ristampato dalla CGD, solamente in CD. Così avviene anche negli Stati Uniti, dove viene stampato da Green Linnet sempre su supporto digitale. I braniFina estampa, della musicista peruviana Chabuca Granda, rappresenta un segnale del rinnovato interesse del gruppo per autori e musiche latinoamericane più popolari e di successo che proseguirà nei dischi successivi fino a culminare con l'intero progetto Amar de nuevo.[2] Ella è un classico messicano molto amato dal suo interprete vocale, Max Berrú, che il gruppo da sempre suonava in privato.[2] Araucarias, Cinque terre (dal titolo evidentemente legato all'Italia) e Cueca de la ausencia sono brani le cui musiche erano state scritte originariamente per la serie di documentari televisivi Al sur del mundo. I brani sono stati riarrangiati per l'occasione e alla Cueca de la ausencia è stato anche aggiunto un testo.[2] Nell'arrangiamento di Mulata, musicalmente vicina al son cubano, un importante contributo è stato dato dal gruppo cubano dei Moncada.[2] Angelo nasce dalla richiesta del cantautore Angelo Branduardi agli Inti-Illimani di arrangiargli la canzone I santi. Nel preparare questo arrangiamento il gruppo sviluppò alcune melodie contrappuntistiche che poi il cantautore lombardo decise di non utilizzare (la canzone uscirà nell'album Domenica e lunedì) e che il gruppo trasformò in un brano strumentale il cui titolo omaggia, appunto, Branduardi.[2] El equipaje del destierro, incisa qualche anno prima con Patricio Manns nel disco Con la razón y la fuerza, viene qui reincisa con un coro di bambini a ricordo e testimonianza di un concerto curato da Amnesty International nello Stadio Nazionale del Cile. In quella occasione il brano fu eseguito, oltre che dagli Inti-Illimani e dal coro di bambini, anche da Peter Gabriel e da Wynton Marsalis.[2] Canna austina è tratta dall'opera di Roberto De Simone Cantata per Masaniello, rappresentata nel 1988 e nella quale il maestro De Simone aveva previsto nell'organico dei musicisti un ruolo di rilievo per gli Inti-Illimani.[2] Tracce
Durata totale: 44:13 Formazione
Collaboratori
NoteCollegamenti esterni
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