AnāgāminAnāgāmi è un concetto buddista. La sua origine è sanscrita. È composto da "an" per negare ed āgāmin; in devanagari गच्छति { गम् } gacchati, āgāmin è già coniugato in sanscrito ibrido buddista agāmi è in Pāli. Gacchati significa "ritornare"[1]. Nel Buddismo si usa per parlare di persone che sono mezzo-bodhi[2], persone che già hanno rotto le prime cinque "saṃyojana"; "catene che fanno che le mente comune soffra". Anāgāmi è qualcuno che, dopo la sua vita attuale "non ritorna nel mondo degli umani". Dopo la morte, rinasce nei mondi Śuddhāvāsa, un paradiso dove solamente anāgāmin vivono e raggiungono un vero bodhi. I concetti in Pāli per tutte le saṃyojana (dal Pāli: catene) da cui un anāgāmin è libero sono:
Le catene (Pāli: saṃyojana) da cui un anāgāmin non è libero sono:
"Anāgāmin" è il terzo di quattro stadi del Nirvana. "Anagami" si colloca a livello intermedio fra Sakadagami e Arahant. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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