Il nome generico (Amphipappus) deriva dal greco antico"anphi-" (= doppio o due) e "pappos" (= pappo) e fa riferimento ai pappi dimorfici dei fiori del raggio e dei fiori del disco.[4] L'epiteto specifico ( fremontii) è stato dato in onore di John Charles Frémont (1813-1890), militare, politico, esploratore e botanico dilettante.[5]
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici John Torrey (1796-1873) e Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione " Boston Journal of Natural History. Boston, MA" (Boston J. Nat. Hist. 5: 108 (-109)) del 1845.[6] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Fusto. La parte aerea è eretta, ramosa in modo intricato. Altezza media: 30 - 60 cm.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sono brevemente picciolate. La lamina è semplice, i margini interi con forme da obovate a strettamente ellittiche. Le facce possono essere resinose.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da agglomerati di capolini (da 2 a 4) in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale lungamente peduncolato di tipo discoide. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a turbinate, composto da 7 - 12 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da ovate a ellittiche (quelle più esterne sono carenate), con margini scariosi, indurite alla base e a consistenza erbacea nella parte apicale, sono disposte in modo più o meno embricato su 3 serie. Il ricettacolo, bucherellato, è privo di pagliette di protezione alla base dei fiori; la forma è piatta. Dimensione degli involucri: 4 - 5 x 2 - 3 mm.
fiori del raggio (esterni): sono 1 - 2 per capolino (possono mancare), sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa);
fiori del disco (centrali): sono più numerosi (da 3 a 7) con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono funzionalmente maschili.
fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti ed eccede leggermente l'involucro; il colore è giallo;
fiori del disco: la forma è strettamente imbutiforme-tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, riflessi o eretti, hanno una forma più o meno lanceolata; il colore è giallo o giallo-forte.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che di tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[11][13]
Gineceo: l'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli.[7] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti, brevi o lunghi a seconda della specie) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo sono triangolari e papillosi.
achenio: gli acheni, con forme oblunghe-ellittiche (talvolta compressi) e superficie liscia, hanno molte nervature longitudinali e sono provvisti di ghiandole e setole con punte a forma di ancora;
il pappo dei fiori del raggio è composto da 15 – 20 setole piatte e simili a pagliette lunghe circa 1 mm;
il pappo dei fiori del disco è formato da setole contorte lunghe circa 3 mm.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9] Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo, il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Arizona, California, Nevada e Utah.[3] In particolare questo genere è limitato all'habitat del deserto del Mojave, un areale che occupa i quattro stati citati.[4]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]
Filogenesi
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Amphipappus (insieme alla sottotribù Pentachaetinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". La sottotribù attualmente è divisa in 6 gruppi informali. Il genere di questa voce appartiene al " Chrysothamnus group".[2]
I caratteri distintivi della specie Amphipappus fremontii sono:[11]
le piante hanno un indumento spinescente e un portamento basso-arbustivo, ramificato in modo intricato;
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales, Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.