Alterum non laedereLa frase latina alterum non laedere (Trad. non recare danno ad altri) rappresenta una delle tre regole del diritto descritte dal giurista romano Eneo Domizio Ulpiano nelle sue Regole:
Frequentemente viene utilizzata con lo stesso significato la locuzione neminem laedere. La frase nella forma Iuris praecepta sunt haec: honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere troneggia sulla facciata del palazzo di giustizia di Milano. La definizione era già presente in Aristotele. Fu poi ripresa da Tommaso d'Aquino (Summ. Theol., ii-ii, q. 57, a. 1) che pose la cosa dovuta al soggetto a fondamento del diritto inteso come complesso di norme o facoltà di esigere.[1] Note
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