Allantoina

Allantoina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
(2,5-Diossi-4-imidazolidinil)urea
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC4H6N4O3
Massa molecolare (u)158.1164
Aspettopolvere cristallina bianca
Numero CAS97-59-6
Numero EINECS202-592-8
PubChem204
DrugBankDBDB11100
SMILES
C1(C(=O)NC(=O)N1)NC(=O)N
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K8,96
Solubilità in acqua0.49% (20 °C)[1]
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua-2,26
Temperatura di fusione229 °C (decomposizione)[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302
Consigli P---[2]

L'allantoina è un composto chimico, un ureide, con formula bruta C4H6N4O3. È il prodotto finale dell'ossidazione dell'acido urico che viene in vivo catalizzata dagli enzimi urato ossidasi e 5-idrossiurato idrolasi. Viene prodotta tramite la via metabolica denominata catabolismo delle purine e, in alcune piante nella via metabolica che prende il nome di sintesi delle ureidi. Si trova anche oltre i 13000 ppm nelle foglie di Symphytum officinale; in concentrazioni molto inferiori nella corteccia di Aesculus hippocastanum, nelle foglie del caffè Coffea arabica e nei semi di soia, Glycine max. In queste ultime piante l'allantoina, insieme ad altre ureidi, rappresenta la via primaria di trasporto dell'azoto nell'organismo. Negli animali è rintracciabile nell'urina di quasi tutti i mammiferi esclusi i primati privi dell'enzima urato ossidasi. Viene normalmente prodotta per sintesi chimica con diversi processi: attraverso reazioni di ossidazione con permanganato dell'urea, o con reazioni ad alta temperatura dell'urea nell'acido dicloroacetico, o per condensazione dell'urea e dell'acido gliossilico. Nel prodotto di sintesi sono presenti entrambi gli enantiomeri, R e S, in concentrazioni analoghe.

Effetti biologici

Nell'uomo è stato dimostrato formarsi dall'acido urico, per scissione non enzimatica mediata da radicali liberi quali il superossido. Secondo alcuni autori, la sua presenza dimostrerebbe ulteriormente la discussa capacità dell'acido urico di fungere da antiossidante alle normali concentrazioni nei tessuti umani. Quali siano però i suoi effetti cellulari non è noto.

Uno studio di alcuni anni fa ha provato la comparsa di allantoina plasmatica in pazienti sofferenti di malattia coronarica cronica, con inequivocabile coinvolgimento di stress ossidativo. Uno studio postumo, poi, ha provato che le sue concentrazioni cutanee sono maggiori nei pazienti affetti dalle sindromi autoimmuni vitiligine, malattia di Behcet e artrite reumatoide. Questo corrobora l'ipotesi originale del ruolo dei radicali liberi dell'ossigeno nella comparsa delle lesioni cutanee legate alle malattie. Ma informa pure che parte dello stress ossidativo potrebbe provenire proprio dall'asse xantina/xantina ossidasi, ossia dal metabolismo dell'acido urico.

Utilizzo topico

L'allantoina ha trovato numerose applicazioni in medicina e in cosmetica. Riconosciuta dalla farmacopea statunitense (USP)[3], europea (European Pharmacopoeia)[4] e britannica (British Pharmacopoeial Codex) come agente dermatologico e vulnerario. La FDA la classifica come protettivo della pelle nei prodotti OTC con concentrazioni comprese tra lo 0,5% ed il 2%. Nella cosmesi è considerata cheratolitica e riepitelizzante, al pari dell'urea, anche se a causa della scarsa solubilità in acqua viene utilizzata a concentrazioni relativamente basse.[5][6][7]

Vari studi suggeriscono che agisca promuovendo la proliferazione dei fibroblasti e la conseguente sintesi della matrice extracellulare.[8]

Si ipotizza anche una blanda azione anti-infiammatoria o anti-irritante.[9]

Il nome INCI con cui compare nei cosmetici è: ALLANTOIN. L'allantoina è considerata non tossica, non irritante e non allergenica; anche complessata con acido ascorbico, biotina, acido glicirretico e pantenolo risulta sicura come ingrediente cosmetico alle tipiche condizioni d'uso.[10]

Note

  1. ^ a b [1] Scheda ECHA: allantoin
  2. ^ Sigma Aldrich; rev. del 16.10.2011
  3. ^ USP monograph:allantoin, su pharmacopeia.cn. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2017).
  4. ^ ISS:Materie prime per uso farmaceutico:monografie di riferimento per il farmacista nell'esercizio dell'attività preparatoria di formule magistrali e officinali (PDF), su iss.it. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ Harding CR, Watkinson A, Rawlings AV, Scott IR, Dry skin, moisturization and corneodesmolysis, in International Journal of Cosmetic Science, 2000.
  6. ^ Alicja KAPUŚCIŃSKA, Izabela NOWAK, The use of urea and its derivatives in the cosmetics industry (PDF), in Chemik, vol. 68, n. 2, 2004. URL consultato il 5 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  7. ^ ALLANTOIN -- ITS PROPERTIES AND USES, A.M. POSNER (PDF) (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  8. ^ Araújo LU, Grabe-Guimarães A, Mosqueira VC, Carneiro CM, Silva-Barcellos NM., Profile of wound healing process induced by allantoin, in Acta Cir Bras, vol. 25, n. 5, 2012, pp. 460-6, DOI:10.1590/S0102-86502010000500014, PMID 20877959. URL consultato il maggio 2015.
  9. ^ Veraldi S.,De Micheli P.,Schianchi R.,Lunardon L., Treatment of pruritus in mild-to-moderate atopic dermatitis with a topical non-steroidal agent, in Journal of drugs in dermatology : JDD, vol. 8, n. 6, 2009, pp. 537–9, PMID 19537379.
  10. ^ CIR: Final report of the safety assessment of allantoin and its related complexes. 2010 (PDF).

Bibliografia

  • Yardim-Akaydin S et al. Oxidation of uric acid in rheumatoid arthritis: is allantoin a marker of oxidative stress? Free Radic Res. 2004 Jun; 38(6):623-28.
  • Ozkan Y et al. Increased plasma homocysteine and allantoin levels in coronary artery disease: possible link between homocysteine and uric acid oxidation. Acta Cardiol. 2006; 61(4):432-9.
  • Shalbaf M et al. Presence of epidermal allantoin further supports oxidative stress in vitiligo. Exp Dermatol. 2008 Sep; 17(9):761-70.

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