Alessandro (nipote di Erode il Grande)Gaio Giulio Alessandro (latino: Gaius Iulius Alexander; greco: Γαίος Ιούλιος Αλέξανδρος; 15 a.C. – 27 circa) fu un membro della dinastia erodiana. BiografiaAlessandro era il secondogenito del principe erodiano Alessandro e di sua moglie Glafira; suo fratello maggiore era Tigrane, ed ebbe anche una sorella minore il cui nome non è noto.[1][2] Suo padre Alessandro era di discendenza ebrea, nabatea ed edomita, ed era il figlio del re Erode il Grande e della principessa asmonea Mariamne. Glafira era una principessa cappadoce, di discendenza greca, armena e persiana; era figlia del re ellenistico Archelao di Cappadocia,[3] mentre la madre era una principessa armena,[4] forse imparentata con la dinastia artasside. Alessandro ricevette il nome del padre, simbolo del suo lignaggio asmoneo ed ellenistico. Nacque e fu cresciuto alla corte del nonno a Gerusalemme, dove assistette al crescente scontro tra il padre e il nonno. Lo scontro ebbe fine nel 7 a.C., quando Erode mise a morte Alessandro (e suo fratello Aristobulo), con l'accusa di tradimento; Glafira fu rimandata alla corte di suo padre, mentre i figli di Alessandro restarono presso il nonno, che poté in questo modo controllarli.[5] Alessandro e Tigrane furono guardati con preoccupazione dal figlio primogenito di Erode, Antipatro, che temeva la crescita del loro prestigio e del loro rango anche grazie all'aiuto del nonno materno Archelao, alleato di Erode.[6] Mentre Alessandro si trovava a corte, fu organizzato il suo matrimonio con la figlia di Ferora, il fratello di Erode,[6] ma questo fidanzamento fu annullato quando Antipatro convinse Erode che un legame molto stretto tra Ferora e Archelao sarebbe potuto diventare una minaccia contro il sovrano.[7] Erode morì nel 4 a.C.;[8] Alessandro e suo fratello lasciarono Gerusalemme per tornare a vivere alla corte materna, in Cappadocia, rinunciando alla loro discendenza ebraica e abbandonando la fede giudaica da una parte, accettando la cultura e religione ellenistica dei loro avi materni;[9] i loro legami con la dinastia erodiana non furono completamente interrotti, ma furono considerati gentili da parte degli ebrei.[10] È anche possibile che Archelao abbia mandato Alessandro a Roma per proseguire la sua educazione. Poco si sa sulla vita successiva di Alessandro. Compare come amministratore di vaste proprietà egiziane della dinastia giulio-claudia e fu un ricco proprietario terriero di suo, con due proprietà nella città egiziana di Euhemeria (Faiyum).[11] Alessandro sposò una nobildonna vissuta all'epoca di Augusto e Tiberio; i due ebbero un figlio chiamato Tigrane[12] in onore di suo fratello e successivamente re cliente di Armenia durante il regno di Nerone.[13] L'imperatrice romana Livia e la sua nuora Antonia Minore furono menzionate nel testamento di Alessandro. NoteBibliografia
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