Aleksej Ivanovič Musin-PuškinConte Aleksej Ivanovič Musin-Puškin, in russo Алексей Иванович Мусин-Пушкин? (Mosca, 27 marzo 1744 – San Pietroburgo, 13 febbraio 1817), è stato uno storico russo, esponente della famiglia Musin-Puškin. BiografiaEra il figlio di Ivan Jakovlevič Musin-Puškin (1710-1799), e di sua moglie, Natal'ja Priklonskij. CarrieraSi è laureato presso la Scuola di Artiglieria e servì come aiutante di Grigorij Grigor'evič Orlov. Con le dimissioni di Orlov, lasciò l'esercito nel 1772 e nello stesso anno fece un viaggio per l'Europa, visitando la Germania, Francia, i Paesi Bassi e Italia. Al suo ritorno in Russia, nel 1775, iniziò la sua attività di collezioni, portando alla creazione del più grande archivio privato della Russia. Nel 1793 aveva già 1.725 manoscritti. Massone, introdusse in Russia una variante del rito della Stretta Osservanza Templare[1]; inviato russo ad Amburgo, partecipò al progetto di stabilire una colonia massonica a Saratov[2]; fu membro del capitolo della "Fenice"[3]. MatrimonioNel 1781 sposò Ekaterina Alekseevna Volkonskaja (1754-1829), figlia del maggior generale il principe Aleksej Nikitič Volkonskij. Ebbero otto figli:
MorteMorì il 13 febbraio 1817, a San Pietroburgo. Note
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