Alberto Pasquale
Alberto Pasquale[1], in latino Albertus Paschaleus Utinensis (Udine, 1487 – Udine, 25 dicembre 1543), è stato un vescovo cattolico e letterato italiano. BiografiaNacque ad Udine nel 1487[2], in una famiglia modesta. Il 22 luglio 1494 vestì l'abito dell'ordine domenicano nel convento di S. Pietro Martire a Udine e nel 1511 fu ordinato sacerdote. Tra il 1511 e 1512, su richiesta del cardinale Federico Fregoso, scrisse un'opera dal titolo: Tractatus fratris Alberti de Utino ordinis predicatorum sacre theologie bacalarii de potestate pape super concilium. In questo trattato, rimasto manoscritto e oggi conservato alla Biblioteca Apostolica Vaticana, sosteneva la superiorità dell'autorità del papa su quella del concilio. Fu professore di metafisica all'Università di Padova dal 1518 al 1531[3]. Il 29 dicembre 1535 il patriarca Marino Grimani lo nominò arcidiacono di Aquileia, carica a cui rinunciò il 10 agosto 1542[4]. Nel 1537 divenne vescovo di Retimo o Calamona, sede nella quale non fece mai residenza. Grazie all'appoggio del cardinale Marino Grimani, nel 1541 fu nominato vescovo di Chioggia. Morì a Udine il 25 dicembre 1543 e fu sepolto nella chiesa di S. Pietro Martire. Ci ha lasciato alcune opere di carattere teologico in latino. Opere
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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