Albert Joseph PénotAlbert Joseph Pénot (Xermaménil, 28 febbraio 1862 – Parigi, 17 ottobre 1930) è stato un pittore francese. BiografiaAlbert Joseph era il secondo figlio di Laurent Pénot (1813-1894), un garzone originario di Bromeilles, e di Rosalie Grandjean, una cuoca nata nel 1834 a Xermaménil.[1] La coppia si era sposata il 4 febbraio 1860 a Parigi ed ebbe tre figli: il primogenito Laurent nacque a Parigi nel 1861 (diventato un falegname), così come il terzogenito Auguste nel 1868. Solo Albert nacque a Xermaménil, il villaggio dei suoi nonni materni. Albert si sposò il 17 maggio 1892 con Charlotte Ernestine Jeanne Nayem, la figlia di un orologiaio. La coppia ebbe due figli, Louise e André.[1] Albert Pénot divenne uno studente di Gabriel Ferrier alla scuola di belle arti di Parigi.[2] I suoi nudi femminili dai lineamenti sensuali sono esaltati da delle atmosfere nebbiose e delle zone in chiaroscuro. Egli realizzò dei dipinti con dei soggetti femminili, ma è noto nello specifico per i suoi temi incentrati sul fantastico o la stregoneria.[3] Pénot dipinse ugualmente delle scene di genere storico nel gusto del diciottesimo secolo, nonché degli schizzi anticlericali sulla scia di Jehan Georges Vibert o Francesco Brunery. Il 6 febbraio 1906 ricevette le palme dell'istruzione pubblica, come testimonia il giornale La Croix.[4] Nel 1909 divenne un membro della società degli artisti francesi.[5] Le sue opere vennero esposte alla mostra parigina nota con il nome di Salone, venendo premiato con la medaglia di terza classe nel 1908.[2][5] L'artista aveva una casa situata nella rue du Dôme, nel sedicesimo arrondissement della capitale francese:[6] nello stesso luogo si sarebbe spento il 17 ottobre 1930. Nel 2018, la sua opera La donna pipistrello (La Femme chauve-souris) venne venduta da Sotheby's per 137.500 sterline.[7][8] Stile e temiPénot si occupava innanzitutto delle rappresentazioni anatomicamente corrette di donne. Le singole forme femminili erano il fulcro implicito della sua opera, mentre il mondo che circondava i suoi personaggi erano realizzati raramente al di là delle atmosfere nebbiose e delle macchie di luce e ombra.[1] Gli ambienti sono casuali e sono per lo più avvolti nella foschia, dando una priorità esplicita alle stesse figure. Tuttavia, Pénot era più versatile nella sua arte, e non si limitava esclusivamente ai nudi femminili: un altro dei suoi soggetti erano le figure della chiesa, oltre a delle composizioni occasionali raffiguranti scene di uomini e donne dell'alta società in dei racconti incorniciati da delle ambientazioni più convenzionali. Note
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