Al-Khisas

Al-Khisas
villaggio
الخصاص
al-khṣāṣ
Al-Khisas – Veduta
Al-Khisas – Veduta
Il villaggio dopo il raid del 1947.
Localizzazione
StatoMandato di Palestina (bandiera) Mandato di Palestina[1]
Divisione 1Distretto settentrionale
Divisione 2Sottodistretto di Safad
Amministrazione
Lingue ufficialiinglese, arabo
Data di soppressione25 maggio 1948
Territorio
Coordinate33°13′30.59″N 35°37′10″E
Superficie4 795 km²
Abitanti530[2] (1945)
Densità0,11 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Al-Khisas – Localizzazione
Al-Khisas – Localizzazione

Al-Khisas (in arabo الخصاص?, al-khṣāṣ), noto anche come Khisas o Khissas, era un villaggio arabo palestinese nel sottodistretto di Safad nella Palestina mandataria. Si trovava a 31 km a nord-est di Safad su una terrazza naturale larga circa 100 m larghezza formatasi dal ritiro del lago al-Hula. A ovest del villaggio c'era una valle conosciuta come Uadi al-Hasibani attraverso la quale scorreva il fiume Hasbani.[3]

Storia

Era ottomana

La prova della lunga storia della popolazione del villaggio include il vicino santuario di un saggio locale noto come al-Shaykh 'Ali e la presenza di tombe scavate nella roccia.[3] Il geografo arabo Yaqut al-Hamawi descrisse al-Khisas come rientrante nella giurisdizione amministrativa di Banias in Siria. Sotto l'Impero ottomano, al-Khisas fu amministrato come parte di un sangiaccato nel vilayet di Siria, e in seguito posto sotto il vilayet di Sidone (ribattezzato poi come vilayet di Beirut).[4]

Mandato britannico

Nel 1917, al-Khisas si trovava a nord della linea Sykes-Picot, una linea retta tra il punto medio del Mar di Galilea e Nahariya nell'area da incorporare sotto una sfera di influenza francese. Il confine Siria-Libano-Palestina era un prodotto della spartizione anglo-francese della Siria ottomana del dopoguerra.[5][6] Le forze britanniche avevano avanzato verso Tel Hazor contro le truppe turche nel 1918 e desideravano incorporare tutte le sorgenti del fiume Giordano entro i confini della Palestina controllata dagli inglesi. A causa dell'incapacità francese di stabilire il controllo amministrativo, la frontiera tra Siria e Palestina divenne "fluida".[7] Il confine internazionale tra Palestina e Siria fu finalmente stabilito da un accordo congiunto tra Regno Unito e Francia nel 1923 in accordo con il Trattato di Losanna, dopo che al Regno Unito era stato assegnato un mandato della Società delle Nazioni per la Palestina nel 1922; così, al-Khisas cadde sotto la giurisdizione britannica.[8]

Nel censimento della Palestina del 1931 la popolazione di Khisas era di 386 abitanti, tutti musulmani, in un totale di 73 case. [9]

Nel 1945, le tipologie di suolo in dunam nel villaggio erano le seguenti:[10]

Uso del suolo Arabi Ebrei
Irrigazione e piantagione 1 438 2 728
Cereali 0 0
Coltivabile 1 438 2 728
Urbano 30 10
Non coltivabile 12 0

La proprietà terriera del villaggio in dunam era così divisa:[2]

Proprietario Dunam
Arabi 1 480
Ebrei 2 738
Pubblico 5 77
Totale 4 795

Depopolazione

Al-Khisas era stato scelto, insieme ad Al-Na'ima e Jahula, dal Palmach come obiettivo per un'operazione dell'Haganah che fu poi annullata prima di essere intrapresa. Furono distribuiti volantini nei villaggi al confine con la Palestina che avvertivano la popolazione di non impegnarsi in combattimenti:[11]

«Se la guerra verrà portata fino al vostro posto, provocherà la massiccia espulsione degli abitanti del villaggio, delle loro mogli e dei loro figli. A quelli di voi che non vogliono arrivare a un simile destino, dirò loro: in questa guerra ci saranno uccisioni spietate, nessuna compassione. Se non parteciperete a questa guerra, non dovrete lasciare le vostre case e i vostri villaggi.»

Ex maniero dell'Emiro Faour di Al-Khisas, ora un hotel nel kibbutz HaGoshrim.

Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 1947, il Palmach condusse un raid su al-Khisas con l'ordine di "colpire maschi adulti" e "uccidere maschi adulti nel palazzo dell'emiro Faur", accusato di nascondere un uomo responsabile di aver sparato a un residente del kibbutz Ma'ayan Baruch per vendicare l'uccisione di un palestinese pochi giorni prima.[12] Fecero saltare in aria la casa di Faur e una casa vicina, uccidendo molti occupanti tra cui donne e bambini. Secondo Ben-Gurion, il raid non era autorizzato. I leader ebrei locali e gli esperti di affari arabi avevano cercato di impedire il raid, ma erano stati ignorati da Yigal Allon. Successivamente il Dipartimento Politico dell'Agenzia ebraica criticò l'attacco e Yosef Sapir del Comitato per la Difesa chiese la punizione dei responsabili, ma non fu intrapresa alcuna azione. In seguito al raid gran parte dei residenti lasciò le proprie case.

Furono registrati 10 morti (5 uomini, 1 donna e 4 bambini); tuttavia, il rapporto del comandante di Palmach registrò 12 morti (7 uomini, 1 donna e 4 bambini).[13] David Ben Gurion negò che il raid fosse stato autorizzato e rilasciò delle scuse pubbliche, ma in seguito lo incluse in un elenco di operazioni riuscite.[14] L'Yishuv tenne una riunione dal 1º al 2 gennaio per discutere la politica delle operazioni di rappresaglia, il cui risultato fu una formulazione di linee guida dell'Alto Comando ebraico per la condotta e l'esecuzione di raid di rappresaglia.[15]

La prima ondata di abitanti che lasciarono al-Khisas si verificò l'11 maggio 1948, mentre altri partirono il 25 maggio 1948. Anche se 55 abitanti del villaggio rimasero nelle loro case e mantennero buoni rapporti con i vicini insediamenti ebraici, alla fine furono sfrattati.[16] Nella notte tra il 5 e il 6 giugno 1949, gli abitanti del villaggio furono costretti a salire su camion e furono trasportati al villaggio di 'Akbara, a sud di Safad.[17] Gli espulsi rimasero ad 'Akbara per 18 anni fino a quando non acconsentirono al reinsediamento a Wadi Hamam. Il 26 settembre 1948, il kibbutz HaGoshrim fu fondato nelle terre del villaggio di al-Khisas. Il kibbutz ha aperto un hotel nella casa padronale di Emir Faour.

Note

  1. ^ Dal 1948, parte dello Stato di Israele.
  2. ^ a b Village Statistics, April, 1945. Citato in Hadawi 1970, p. 70, Safad Subdistrict — Table I continued.
  3. ^ a b Khalidi 1992, p. 465.
  4. ^ Khatib 2003, p. 31.
  5. ^ Fromkin 1989.
  6. ^ MacMillan 2001, pp. 392-420.
  7. ^ Shapira 1999, pp. 98-110.
  8. ^ (FREN) Echange de notes - Exchange of Notes (PDF), su UN Treaty, 7 marzo 1923 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2008).
  9. ^ Mills 1932, p. 107.
  10. ^ Village Statistics, April, 1945. Citato in Hadawi 1970, pp. 119 e 169, Safad Sub-district — Table II continued e Safad Sub-district — Table III continued
  11. ^ Pappé 2007, pp. 56-57, Threatening leaflets were distributed in Syrian and Lebanese villages on Palestine's border, warning the population.
  12. ^ Morris 2004, pp. 79-80.
  13. ^ The New York Times del 20 e del 22 dicembre 1947.
  14. ^ Pappé 2007, p. 57.
  15. ^ Benvenisti 2000, pp. 102-104.
  16. ^ Benvenisti 2000, pp. 206-207.
  17. ^ Morris 2004, pp. 511-512.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni